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"Cari amici miei", a tu per tu con il comico Battista

Maurizio Battista

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Questa sera all'«Ombra del Colosseo» il divertimento è assicurato con il one-man show di Maurizio Battista, che torna ad esibirsi al Parco del Celio con lo spettacolo «Cari amici miei». Il titolo è indicativo del rapporto che negli ultimi anni il comico romano ha creato con il suo pubblico, dal quale è considerato come uno di famiglia sia per il suo continuo interscambio con gli spettatori, fonte inesauribile di spunti comici, che per le tematiche trattate nei suoi spettacoli. Battista probabilmente deve la freschezza e spontaneità nella sua capacità di interagire col pubblico agli anni in cui ha lavorato al bar di famiglia a San Giovanni, il primo vero palco dove si è esibito.  Sono stati gli stessi amici a spingerlo a fare cabaret, notando in lui un senso del'umorismo fuori dal comune. Il bersaglio preferito dei suoi spettacoli sono le donne, in particolare per la loro imprevedibilità e per la singolare capacità di manipolare l'uomo. «In realtà sono un separato arrabbiato con le donne - sottolinea Battista - però è evidente che è Lei che decide, organizza, fa tutto a suo piacimento, dal fidanzamento alla separazione». Secondo il comico l'uomo ha un solo modo per evitare di soccombere, quello di ribellarsi e di non sposarsi perché «il matrimonio fa più vittime dell'Aids». Una istituzione di cui denuncia più i vizi che le virtù, tra mogli depresse, suocere impossibili e mariti infedeli. Neanche il ruolo il separato è da invidiare, visto che «il separato è come colui che abbandona la vecchia macchina per cercarne una nuova, usata da altri». Un altro pezzo forte dello spettacolo sarà la lettura con il commento di alcune incredibili notizie tratte dai giornali: dal vertiginoso aumento del carovita, agli assurdi annunci di compravendita, fino all' esame di alcuni articoli scientifici e manuali di sopravvivenza, involontariamente ridicoli. Battista definisce la sua una «comicità istintiva rubata dalla quotidianità. Cerco sempre il senso comico di una notizia di cronaca o di costume. Il pubblico vuole le osservazioni semplici e io mi ritengo un comico semplice. Salgo sul palco, parlo e cerco di far ridere le persone che vengono a vedermi».

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