Nicky Nicolai

GabrieleAntonucci La piazza centrale di Tarquinia ospiterà stasera alle 21 la rassegna «Donne in musica», una serata speciale condotta da Loretta Rossi Stuart con la partecipazione del comico Camillo Toscano. La serata prevede un concorso canoro tutto al femminile, riservato alle artiste emergenti che per l'occasione avranno tre madrine d'eccezione come Nicky Nicolai, Momo e Chiara Stella. La tre cantanti non si limiteranno ad accompagnare le nuove «leve» sul palco ma si esibiranno a loro volta con alcuni dei loro brani più celebri. Molto attesa, in particolare, l'esibizione di Nicky Nicolai, che presenterà il suo ultimo album «Più sole», scritto a quattro mani con il marito Stefano Di Battista, uno dei sassofonisti più acclamati in Europa. «Più sole» è anche la canzone che la coppia d'oro del jazz italiano ha presentato all'ultima edizione del Festival di Sanremo, vinta poi da Marco Carta. Il disco, nel quale si alternano brani originali a reinterpretazioni di canzoni appartenenti alla musica pop italiana e americana, ha visto la partecipazione di grandi ospiti. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha firmato il testo di «Più sole», Ennio Morricone quello di «Flora» e la poetessa Alda Merini quello di «Il nero e il bacio». Hanno partecipato anche Mario Biondi in «Sei come sei», Rita Marcotulli in «River», Shama Milan in «La calle Gluck» e Fabrizio Bosso in «Inverno». Grandi collaborazioni che esaltano la voce limpida e versatile di Nicky Nicolai, che spazia con disinvoltura tra jazz, pop e bossanova, e i virtuosismi del sax di Di Battista, che conferiscono un respiro internazionale al disco. La cantante ha un rapporto privilegiato col festival di Sanremo, dove ha già partecipato nel 2005 con «Che mistero è l'amore», vincitrice nella categoria «Gruppi», e l'anno dopo con «Lei ha la notte», questa volta però senza l'ausilio del marito. Il successo della prima canzone ha suggerito alla Nicolai di ristampare nel 2005 «Tutto passa», il suo raffinato album di debutto con il titolo «Che mistero è l'amore», nel quale spicca una originale interpretazione di «Sono stanco» di Bruno Martino.