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Michele Pentrella al pianoforte nel cuore di Beethoven e Chopin

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MichelePentrella, nato a Barletta, diplomato a Bari e perfezionatosi con Petrushanky e Perticaroli, concertista e docente nel Conservatorio di Trapani, affronterà un programma limitato a tre sole opere, ma da far tremare le vene e i polsi. Beethoven: la Patetica! Il nome dato alla «Sonata op.13» per pianoforte, composta in età giovanile nel 1799, non sembra tener conto che l'espressività poggia su innovazioni tecnico-stilistiche, con cui Beethoven si affaccia da gigante sul mondo musicale, la struttura sonatistica ferrea, segnata da uno sviluppo tematico inarrestabile, cui egli affida l'immagine della virilità e della forza morale dell'uomo. Segue la «Sonata op. 111», del 1822, in cui, con una nuova tecnica compositiva che polverizza i nuclei tematici, Beethoven sembra ormai guardare all'umanità dall'alto. Solo alla fine Pentrella affronta le prima delle quattro Ballate di Chopin, creata a Parigi nel 1836 ed invece immersa nel mondo, con tutto lo spirito ribelle e patriottico del compositore. OREDROB:#PAOPAR@%@

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