Mozart morì per infezione batterica
E pensare che sarebbe bastato un antibiotico. Secondo il numero del 18 agosto della Annals of Internal Medicine, Wolfgang Amadeus Mozart morì probabilmente per una infezione da streptococco. La ricerca pubblicata dalla rivista medica americana giunge a questa conclusione - l'ennesima diagnosi sul decesso del giovane genio - basandosi non solo sui sintomi che presentava Mozart, ma su un'analisi storica delle cause di morte della popolazione viennese fra il novembre 1791 e il gennaio 1792. Sulla morte dell'autore delle "Nozze di Figaro" nel corso dei secoli si è detto di tutto, fino all'ipotesi dell'avvelenamento (magari per mano dell'invidioso rivale Salieri, secondo la tesi fantastica diffusa a livello planetario da Milos Forman nel film "Amadeus"). Si sa che il musicista non ancora trentacinquenne cadde malato il 22 novembre, a Vienna, due giorni dopo la sua ultima performance pubblica. Mozart era tornato nella capitale dopo essere stato in settembre a Praga; nel frattempo aveva completato il "Flauto magico", ne aveva dato pubblica esecuzione, era andato a Baden in Germania dove la moglie Costanza passava le acque, e aveva cominciato a scrivere il Requiem che rimase incompiuto. Perse conoscenza e morì la mattina del 5 dicembre. Diverse persone erano presenti ma quasi tutti registrarono le loro impressioni solo anni dopo; anche per questo l'analisi dei sintomi è vaga. La cognata ricorda che il corpo del musicista si era gonfiato a dismisura, tanto che non riusciva a girarsi nel letto, e che aveva la febbre alta; il medico ordinò degli impacchi freddi. La causa della morta fu indicata come "febbre e eritema". Oltre al veleno, le cause ipotizzate nel corso degli anni comprendono la sifilide, gli effetti di un trattamento con sali di mercurio, una febbre reumatica, una insufficienza renale, l'infezione data da un salasso, una infezione da larve dovuta al consumo di carne di maiale poco cotta (trichinosi). "Come tutti, abbiamo considerato i sintomi" afferma Richard H. C. Zegers, capo del gruppo di studio, "ma anche quello di cui moriva la gente a Vienna in quegli anni". I medici austriaci all'epoca non erano tenuti a registrare la causa del decesso, che in genere veniva indicata dai parenti. Gli studiosi hanno analizzato i registri che riportano la morte di 5.011 persone maggiori di 18 anni, in quei mesi, comparandole con le cause di morte negli anni precedenti e seguenti nello stesso periodo. Le cause più comuni indicate sono tubercolosi, fame, edema (gonfiore dei tessuti sottocutanei), malesseri gastrointestinali e malattie vascolari (ictus). Nell'inverno 1791-92 però si nota una maggiore incidenza di edema. Questo fa pensare a una piccola epidemia di una malattia infettiva. Gli altri sintomi di Mozart (nausea, dolori di schiena, eritema)sono compatibili con un'infezione da streptococco. Lo Streptococcus pyogenes, il più comune, può provocare patologie cutanee, febbre reumatica e la glomerulonefrite, infezione che interessa i reni e provoca ritenzione idrica ed edema. Lo streptococco non è resistente agli antibiotici. La medicina moderna avrebbe dunque potuto salvare con semplicità il più grande genio musicale dell'umanità.