La svolta osè di Cucinotta
Maria Grazia Cucinotta si prepara in questi giorni a fare la madrina del Festival di Piedigrotta (3-13 settembre) e a seguire due suoi importanti film, entrambi in uscita in autunno. Il primo, «Viola di mare» diretto da Donatella Maiorca (dal 16 ottobre distribuito da Medusa nelle sale) e in anteprima al Festival del Film di Roma, è coprodotto dalla Seven Dreams Production di Maria Grazia Cucinotta. La storia (ispirata ad un fatto vero) è tratta dal romanzo di Giacomo Pilati, «Minchia di re» (Mursia), titolo che prende il nome da un pesce ermafrodita. Ad interpretare il film, la coppia Valeria Solarino e Isabella Ragonese, che si cimentano in un amore saffico: tutto accade sull'isola di Favignana alla fine dell'Ottocento, dove Angela (Solarino) scopre di essere omosessuale e, per evitare lo scandalo, i genitori la obbligano a travestirsi da uomo con i capelli rasati, tanto di coppola e sigaro. Solo quando incontrerà Sara (Ragonese) la sua vita cambierà per sempre, in un paese che non accetta l'amore tra due donne. Le musiche, interamente scritte da Gianna Nannini, faranno poi da sottofondo a tutta la storia. «Sono andata via dalla Sicilia alla ricerca del paradiso e sono tornata per riprendermi il paradiso», ha dichiarato l'attrice messinese, che non la sua città ha un rapporto d'amore e di continue partenze. Verso l'America, soprattutto. Proprio oltroceano ha capito che molti suoi colleghi attori «si autoproducevano per tutelare direttamente i propri film. Da lì ho deciso di importare questa mia esperienza in Italia e così ho iniziato a produrre nel 1996 "All the Invisible Children". E ora ho scelto di produrre due storie siciliane». La seconda è infatti «L'imbroglio nel lenzuolo» di Alfonso Arau con la fotografia di Storaro. Gli spettatori ignoranti del Sud chiamavano «imbroglio sul lenzuolo» i primi film con le loro ombre inquietanti sullo schermo. Stavolta, Cucinotta non è solo produttrice, ma anche attrice: «Dopo aver letto il romanzo di Francesco Costa mi sono appassionata al personaggio di Marianna, che interpreto; è una donna un po' selvaggia che finisce nuda, suo malgrado, sul grande schermo. Il film racconta di quel sogno che io stessa ho vissuto e di quel paradiso che è la mia Sicilia, dal quale sono orgogliosa di raccontare la storia del cinema italiano». Accanto alla Cucinotta reciteranno anche Anne Parillaud ed Ernesto Mahieux.