Libertà d'opinione al «Talenti park»
Perlibertà di opinione. Per parlare di qualsiasi argomento abbiate voglia. Seguendo gli inizi di Karl Marx e Lenin, William Morris e Gorge Orwelll, senza contare i candidati politici in campagna elettorale. Così Roma si fa un po' più inglese con l'angolo per gli oratori stile matriciana, sulla falsa riga del londinese «Speackers corner» aperto nel 1855 ma copiato e incollato in tante altre parti del mondo. E torna in mente la statua parlante di Pasquino, dove risale al tempo dei papi l'abitudine di scrivere le invettive (sottoforma di foglietti appesi detti pasquinate). Che sia stata Roma a copiare per prima o Londra non è dato addentrarsi. Ma il piccolo palco a largo Pugliese, nato per improvvisare comizi, declamare opere o poesie, la domenica ospita chiunque sia invaso dalla voglia di dire la propria. Ad assicurare un pubblico in carne e ossa, a volte perfino fin troppo popoloso, ci pensa il quartiere di Montesacro, affollato già di suo. «L'auspicio - ha detto il presidente del IV Municipio, Cristiano Monelli - è che il nostro "angolo degli oratori" possa rappresentare un'occasione di partecipazione per tutti coloro che vivono la propria cittadinanza in modo attivo. Speriamo che questo primo esperimento possa ispirare la diffusione di spazi di partecipazione in tutta la città».