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Nada, un film e poi il concerto

Nada

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Ma anche se il cinema tricolore non prenderà alcun Pardo d'oro si farà comunque apprezzare per le opere nelle sezioni minori, come «Mirna» di Corso Salani, «Piombo fuso» di Stefano Savona, «Sogno il mondo di venerdì» di Pasquale Marrazzo. E ancora «Blue Sofa» di Fremer, Pippo Delbono e Baresi, «La notte in cui è morto Pasolini» di Roberta Torre, «L'ultima salita» di Elisabetta Sgarbi, oltre all'omaggio ad Alvaro Bizzarri e a «Quel fantasma di mio marito», atteso inedito di Walter Chiari. Se Toni Servillo riceverà l'Exellence Award, la regista Costanza Quatriglio presenterà invece il docu-film «Il mio cuore umano», tratto dal romanzo autobiografico di Nada. Il film parteciperà al festival come evento speciale e la proiezione dell'11 agosto sarà seguita dal concerto acustico della cantante con il chitarrista Fausto Mesolella.  Il documentario, che andrà poi il 20 agosto su Raitre, è un viaggio attraverso luoghi ed emozioni di Nada Malanima che ripercorre a cuore aperto e con sincerità la propria vicenda di donna e artista. Cresciuta nella campagna toscana degli anni '50 e '60 e diventata cantante per volontà della madre, a soli 15 anni Nada si trasformò in un'autentica icona generazionale, sradicandosi così dal mondo rurale per avventurarsi nelle contraddizioni di un mestiere che ha imparò presto ad amare profondamente. Stasera in Piazza Grande, nel cinema all'aperto più capiente d'Europa, sarà proiettata l'anteprima del documentario «Marching Band» sull'ultima campagna elettorale americana, mentre domani la kermesse aprirà ufficialmente con «500 Days of Summer». Questa commedia agrodolce di Marc Webb racconta il rapporto tra una ragazza poco romantica (l'attrice emergente Zooey Deschanel) e un giovane sognatore che s'innamora di lei perdutamente. Con gli oltre 250 film (tra corti, medio e lungometraggi) il festival focalizza l'attenzione sui temi sociali: dalla strage delle fosse di «Katyn» all'ambiente e alla crisi economica. Spazio anche per le pellicole giovanili, tra manga giapponesi come «Pokemon Arceo» e il fantastico «Mai Mai Miracle». Grande attesa anche per il drammatico «La custode di mia sorella» di Nick Cassavetes con Cameron Diaz e Alec Baldwin, interpreti di una storia sul concepimento in vitro di una bambina che dovrà salvare dalla leucemia la sorella più grande. Una serata speciale (10 agosto) sarà poi dedicata al regista polacco Andrzej Wajda, del quale verrà presentato in prima mondiale un documentario che illustra il lavoro sul set di «Katyn». Il film uscito sugli schermi tra polemiche, ritardi e ostacoli, ha comunque contribuito a denunciare la strage del 1940 di oltre 21 mila prigionieri di guerra e civili polacchi da parte dei sovietici, che per decenni attribuirono invece il massacro ai nazisti. Wajda presenterà anche il suo ultimo film, «Tatarak».

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