Notti da Papi

ValerioBonolo La giostra ha inizio al tramonto e finisce nel cuore della notte. Come in un paesaggio medievale, tutto ruota attorno al maniero. C'è Castel Sant'Angelo, illuminato e brulicante di vita, di musiche e di voci; ed oltre il fossato, una cintura di tende che si allunga fino alle banchine del Tevere, dove gli ultimi echi della folla risuonano fin quasi all'alba. E' una scena ininterrotta che va avanti così per tutta l'estate, accompagnata dal suono delle orchestrine e dall'odore della griglie. Famiglie e turisti, coppie e discotecari: d'estate la vita notturna in questa cittadella tra il fiume e San Pietro pulsa come in nessun altro luogo della città. I conti li ha fatti Matteo Tamburella, organizzatore da sette anni della kermesse "Notti animate sulle terrazze di Castel Sant'Angelo", che fino al 30 agosto vede la Mole Adriana teatro di concerti musicali al chiaro di luna, mostre d'arte e spettacoli per bambini. "Ogni estate vediamo passare circa centomila visitatori italiani e stranieri, quasi duemila per sera, e quest'anno l'afflusso è in crescita", spiega. DRINK CON MANGIAFUOCO È bastato spostare la prospettiva dal giorno alla notte e il pubblico ha smesso di vedere il monumento come un semplice museo. Con il buio le sale, i corridoi e i camminamenti hanno acquistato un altro fascino. Dietro ogni angolo c'è una sorpresa: un complesso jazz che suona, un mimo che si esibisce, un mangiafuoco circondato dai bambini. Varcato il portone si incontra una fila di passeggini parcheggiati dalle famiglie che vengono a trascorrere la serata. L'ingresso inizia alle 20,45 e la chiusura è poco prima dell'una, un'ora più tardi il venerdì e il sabato. A fare la coda, che alcune sere si allunga fino a metà di Ponte Sant'Angelo, ci sono i ragazzi che salgono a prendere un drink o un gelato al bar della terrazza accanto all'Armeria, e le coppie che si inoltrano mano nella mano lungo i camminamenti dagli improvvisi scorci romantici; i gruppi che decidono di cenare al ristorante addossato ai merli del Bastione San Matteo, sotto un graticcio con vista panoramica, e le amiche che si fermano a visitare le mostre fotografiche e le botteghe di artigianato. Per visitare le segrete in cui furono rinchiusi Benvenuto Cellini e Giordano Bruno bisogna aspettare il proprio turno, e nessuno rinuncia a salire fino alla Terrazza dell'Angelo per godersi il fresco e fare una foto di fronte a San Pietro illuminato. ANGELI E DEMONI La maggiore attrattiva, specialmente per i turisti, è il "Passetto", lo stretto camminamento che collega il castello al Vaticano, un tempo via di fuga durante gli assedi ed oggi parzialmente aperto, per la lunghezza di quattrocento metri e solo durante le serate estive. Da quando il regista Ron Howard vi ha girato una delle scene più famose del film Angeli e Demoni, è diventato una meta obbligata e quasi di culto. "Alcuni tour operator l'hanno inserito tra le tappe della visita di Roma, hanno cambiato i loro itinerari per venire qui di sera. Ci sono gruppi che prenotano con mesi di anticipo", spiega Tamburella. Anche i romani lo hanno scoperto, visto che brulica di giovani coppie in cerca di brividi. LIBRI PIÙ PING PONG Nel giardino che circonda il castello, frotte di nottambuli fanno le ore piccole lungo gli stand della kermesse "Letture d'estate lungo il fiume e tra gli alberi", tra mercatini di libri, birrerie all'aperto, incontri culturali e partite di ping-pong e biliardino. Di fronte, sulla riva del Tevere, a mezzanotte non si riesce quasi a camminare, ingombra com'è di gente che mangia e beve su tavolini, divanetti e perfino su botti, mentre in un palco si alternano gruppi musicali dal vivo. E per i giovanissimi la serata inizia ancora più tardi, nella discoteca "en plein air" dotata di due piscine, assalita da straniere in vacanza e giovanotti romani a caccia di avventure estive. E' la nuova "Dolce vita" che imperversa all'ombra del castello. Fotoservizio Riccardo Auci