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E Giuliani fa frizzanti le periferie

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FabrizioFinamore Un'estate particolarmente ricca di impegni questa per Antonio Giuliani. Attualmente in scena con il suo ultimo one man show nell'ambito della rassegna «All'Ombra del Colosseo», Giuliani sarà anche protagonista di «Roma se nasce», un'iniziativa di musica e cultura per il sostegno delle periferie, ideata dal Comune in collaborazione con Francesco Bellomo e scritta da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime, con cui debutterà stasera alle 21.30 nel Piazzale Giovanni Paolo II a Tor Vergata. «Si tratta di una commedia musicale – ci ha detto Giuliani – che racconta in modo ironico e divertente la storia di Roma da quando fu fondata, per le esigenze edilizie di due fratelli palazzinari, Romolo e Remo... ai giorni nostri. Tutto lo show racconta la Roma di una volta e quella di oggi e la stessa scenografia è divisa in due con la Roma moderna a quella antica». Quali personaggi interpreterà? «Diversi, anzitutto Cesare, un personaggio dei giorni nostri, poi interpreterò Romolo, il fondatore ma anche Nerone quando ha dato fuoco a Roma e poi ancora un grande condottiero che critica i romani di oggi per come hanno rovinato la città. Infine mi cimenterò in un grottesco personaggio femminile, una sabina talmente brutta che durante il famoso ratto è rimasta sola. Ma non sarà solo uno spettacolo di personaggi e racconti, è una commedia musicale ricca di coreografie e canzoni straordinarie cha vanno da "Roma nun fa la stupida stasera" a "Roma capoccia". Sarà un grande evento gratuito, offerto dal Comune di Roma che porteremo in scena stasera e domani a Tor Vergata per poi riprendere il 20 agosto fino a metà settembre; 17 date in tutto nei tanti municipi di Roma, dal centro fino alle zone più periferiche». In questo periodo lei è anche protagonista di "Tutto su di me", il suo ultimo show - di scena anche questo venerdì al Celio - anch'esso per certi versi dedicato alla sua città. «Sì, è uno spettacolo che parla di me, della mia storia ma anche dei romani di quanto a volte siamo svogliati, ad esempio nelle attività fisiche, e quanto altre volte fin troppo attivi come quando al cinema non sappiamo trattenere battute e commenti. Sono due spettacoli diversi ma effettivamente il comun denominatore per entrambi è sicuramente Roma». Come è riuscito a rendere compatibili questi due impegni? «Cercando di far conciliare le date, volevo assolutamente portare avanti entrambe le cose. Partecipare a questo progetto del resto mi ha fatto crescere molto, per la prima volta sono in teatro solo come attore ed insieme ad altri colleghi. Costanzo probabilmente me l'ha proposto proprio perché mi ha visto pronto per affrontare una commedia musicale corale come questa».

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