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Poker italiano in concorso, la Mostra dei record

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Inconcorso arriveranno Tom Ford, famosissimo stilista ex Gucci, prestato alla regia, che ha diretto «A single man» con Colin Firth e Julianne Moore, c'è anche Michael Moore con il nuovo film-denuncia: «Capitalism: A Love Story». Sempre in concorso un «poker» di film italiani: «Baaria» di Tornatore, «Il grande sogno» di Placido, «La doppia ora» di Capotondi e «Lo spazio bianco» della Comencini. Gran presenza di film americani, ben sei in concorso (dopo le polemiche per l'assenza degli Stati Uniti dello scorso anno). Fuori concorso una vera parata di star: George Clooney, Kevin Spacey, Ewan McGregor e Jeff Bridges. «Dopo cinque anni la Mostra ha raggiunto la velocità di crociera - ha detto Müller - Nel 2004 mi proposi di farla per chi fa i film, per chi li fa circolare e per chi li vede. Oggi posso dire che questa è la Mostra». Rappresentati «ben 25 Paesi - ha aggiunto - e non si era mai vista una tale presenza di opere prime (16) e seconde in selezione ufficiale (9)». Tra tante perle le preferite di Müller sono: Michael Moore, per la prima volta alla Mostra, e il tedesco di origine turca Fatih Akin, che presenta «Soul Kitchen». Ed è già stato annunciato il primo vincitore: il regista brasiliano Walter Salles, suo «Central do Brasil», che riceverà il Premio Bresson 2009, riconoscimento attribuito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista Cinematografo. A. A.

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