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L'ugola di Sarah Jane Morris canta per il sogno americano

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Alle22,15 la cantante sarà accompagnata sul palco da Kevin Armstrong - chitarra e voce, Tony Remy - chitarra e voce, Liam Genockey - batteria e Henry Thomas - basso. La Morris è una delle più raffinate e meno formali cantanti degli ultimi anni, sempre in bilico tra ossequio alla tradizione e desiderio di esplorare nuovi territori musicali. Celebra il concetto di libertà usando il linguaggio che le è più congeniale, quello della musica, accostando ritmi jazz, rock e africani. Le 13 nuove canzoni che presenta fanno parte del nuovo album «Where it hurts». La maggior parte delle canzoni sono state scritte in collaborazione con lo stesso Dominic Miller (da sempre al fianco di Sting) e Martyn Barker. Il gruppo che la seguirà in tournée è composto da Kevin Armstrong e Tony Remy alle chitarre e voce, Henry Thomas al basso e infine Martyn Barker al cajon e percussioni. La musica della Morris si sposa sempre perfettamente con l'atmosfera di una calda serata estiva e con tale spirito sa sedurre sempre il suo pubblico, invitando alla riflessione ma soprattutto a danzare e allontanare tutte le preoccupazioni. Sarah Jane Morris, artista che per sua natura si sottrae all'adulazione (nonostante cantanti e autori di talento la paragonino spesso a Janis Joplin, a Nina Simone o a Tom Waits), rifuggirebbe sicuramente da qualsiasi collegamento sentimentale tra il suo ultimo lavoro e un evento di politica globale che sta facendo sognare il mondo. John Fordham dice: «Tuttavia non riesco a evitare che il sound delle indimenticabili canzoni di quest'album e la fanfara mondiale che dà il benvenuto a Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti si richiamino a vicenda».

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