Se l'oro fa rima con Rinascimento

L'obiettivoè quello di riportare all'attenzione la figura e l'opera di questo giovane e geniale orafo e collocare il suo profilo sullo scenario artistico e culturale della Tagliacozzo cinquecentesca. Per interpretare la svolta della festa di «Ascanio» impressa all'edizione di quest'anno, occorre subito stabilire se il «Rinascimento» sia da considerare momento di rottura col passato o, al contrario, un continuum del Medioevo. Mario Iacomini, nuovo direttore artistico della festa rinascimentale, entrata ormai da lustri nella cultura e nella tradizione tagliacozzana, al pari del primo grande interprete del Rinascimento, Jacob Burckardt, sostiene con convinzione la tesi della discontinuità affermando come in quel fervido periodo avesse preso avvìo un atteggiamento più libero dell'uomo nei confronti della politica e della vita più in generale. Ed è su tale concetto che ha presentato, a fianco dell'assessore alla Cultura Domenico Amicucci, il suo «Ascanio», che è sicuramente un qualcosa di rivoluzionario rispetto alle passate edizioni. Si privilegiano infatti, tra i temi della manifestazione, i valori imprescindibili legati alla biodiversità, «intendendo con ciò ravvivare e incrementare», sostiene, «il pensiero biodiverso ripartendo dai prodotti dell'epoca come il grano solina, lo zafferano, il farro e l'orzo per arrivare, finalmente, a un vero e proprio rinascimento del gusto». Domani, sabato e domenica prossimi, la spinta fortemente innovativa ma squisitamente rinascimentale della festa, partirà con i suoi allestimenti performativi di attori e artisti di strada, tutti rigorosamente autoctoni, che si muoveranno senza percorsi prestabiliti tra corti, androni e taverne dove, oltre a poter ammirare le opere di scultori, pittori e fotografi, sarà possibile ascoltare gruppi musicali e osservare giocolieri e trampolieri. Si potranno gustare menu rinascimentali improntati sui fondamentali prodotti dell'epoca, finora rimasti ai margini delle dinamiche di questo comprensorio. Ed è il comprensorio marsicano nel suo complesso il nucleo portante di «Ascanio 2009», che offrirà anche l'occasione di visitare un mercatino dei prodotti dell'agricoltura biodiversa e dell'artigianato, partecipare a conferenze, apprezzare, nell'ambito dell'evento «Percorsi di Consumo», la fragranza del pane con grano solina, lo zafferano della cooperativa Terre Alte di Trasacco, l'olio dell'associazione Monicella della Valle Roveto, il miele marsicano e straordinari vini di vitigni locali.