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De Gregori in concerto alla Cavea L'«artista» tra inediti e classici

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Moltidei brani proposti saranno tratti dall'album «Per brevità chiamato artista», uscito il 23 maggio 2008, che contiene nove canzoni inedite. Francesco De Gregori, romano di nascita, vi rientrò alla fine degli anni '50 dopo aver trascorso la sua infanzia a Pescara. Fortemente ispirato dalla musica e dai testi di Fabrizio De André e dalle canzoni di Bob Dylan, iniziò ad esibirsi, appena sedicenne, al Folkstudio. Il 1972 fu per lui l'anno dell'esordio discografico. Da allora sono tanti gli album che ha pubblicato e molti di essi contengono canzoni che sono diventate dei classici della musica italiana. I suoi ultimi lavori sono l'album «Pezzi» del 2005, un titolo volutamente privo di chiavi di lettura con forse soltanto uno scarno riferimento ad un mondo sgangherato e feroce che nessuna politica sembra più poter salvare. Nel 2006 esce «Calypsos», orientato su sonorità più raccolte e acustiche. Della fine del 2007 è invece l'album live intitolato «Left & Right». Soprannominato «il Principe» dei cantautori, il suo stile richiama mischia sonorità rock, melodiche e musica popolare accompagnate da testi ricchi di metafore non sempre facili da interpretare e liriche di natura più intimista, letterario-poetiche ed etico-politiche. Testi e musiche che lo hanno reso uno dei cantautori più importanti dell'attuale scena musicale italiana. Con De André e Guccini è considerato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, e come loro, è considerato da molti sia un cantautore sia un poeta, malgrado egli non ami definirsi semplicemtnte un'«artista».

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