Il meglio di Renzo Arbore dà il via a Cosmophonies
Prende il via stasera «Cosmophonies - Festival Internazionale di Ostia Antica», ospitato nello scenario unico al mondo del Teatro Romano edificato dall'imperatore Augusto, con l'irresistibile allegria di Renzo Arbore, accompagnato dall'ormai inseparabile Orchestra Italiana. L'artista foggiano, ma ormai napoletano d'adozione, proporrà un repertorio che va dalle canzoni napoletane tradizionali, arricchite con contaminazioni rock, blues e reggae, fino ai brani tormentoni delle sue fortunate trasmissioni televisive. In scaletta brani senza tempo come «Luna Rossa», «Malafemmena», «'O sarracino», «'O surdato ‘nnamurato», «Dicitencello vuje» e «Comme facette mammeta», solo per citarne alcuni, che si alterneranno alle divertenti «Il clarinetto», «Cacao meravigliao», «Il materasso» e «Vengo dopo il tiggì». Renzo Arbore, oltre a perpetrare, con i suoi concerti in giro per il mondo, la memoria di brani che rischiavano di finire nel dimenticatoio, è stato uno dei maggiori innovatori del linguaggio radiofonico e televisivo. Basti ricordare programmi radio come «Bandiera Gialla», «Speciale per voi» e «Alto gradimento», quest'ultimo basato sugli irresistibili personaggi interpretati da Giorgio Bracardi e da Mario Marenco, intramezzati dalle hit di artisti internazionali. Restano poi indimenticabili le trasmissioni televisive «Quelli della notte» del 1985, un varietà anomalo che faceva la parodia ai talk show con improbabili personaggi spacciati come veri, e «Indietro tutta» del 1987, con il «bravo presentatore» Nino Frassica e le ballerine brasiliane che cantavano il tormentone «Cacao Meravigliao». Arbore è tornato in tv nel 2005, dopo molti anni di assenza, con il fortunato «Speciale per me - Meno siamo e meglio stiamo», definita da lui stesso una «trasmissione amarcord». Nel 2007 esce nelle librerie «Renzo Arbore ovvero quello della musica», la prima biografia musicale dell'artista scritta da Claudio Cavallaro, mentre l'anno dopo viene pubblicato «Renzo Arbore e la radio d'autore - Tra avanguardia e consumo», scritto da Salvatore Coccoluto, interamente dedicato alle rivoluzionarie trasmissioni radiofoniche dell'artista.