Jackson in "gran forma" due giorni prima di morire
A guardarlo sul palco dello Staples Center di Los Angeles potrebbe non sembrare l'uomo di 51 chili e magrissimo descritto dalle prime indiscrezioni emerse sulla sua autopsia. A poche ore dalla morte, Michael Jackson cantava e ballava durante le prove generali del «This is it Tour». Come si può vedere nelle foto spuntate fuori nelle ultime ore. L'artista era sul palco solo 48 ore prima dell'arresto cardiaco che lo ha colto all'interno della sua abitazione di Bel Air. Solo qualche ora più tardi, il musicista sarebbe spirato dopo disperati tentativi di rianimazione. Che si tratti di una lotta interna tra assicuratori? Che si tratti del tentativo di insinuare qualche dubbio sulle reali cause della morte del divo? D'altronde, una morte indotta potrebbe evitare rimborsi milionari. Insomma la guerra è guerra. Nel frattempo, però, tutto ciò che riguarda il cantante è avvolto nel mistero più fitto. A partire dalla reale paternità dei suoi tre figli. Michael Jackson non sarebbe il padre biologico di Michael Joseph, detto anche Prince Michael, Paris Michael Katherine e Prince Michael II. Almeno secondo quanto riportato dal sito TMZ.com (il primo a dare la notizia della morte di Jacko) e da Us Weekly, secondo cui neanche Debbie Rowe sarebbe la madre naturale di Prince Michael e Paris Michael Katherine. Loro padre naturale sarebbe, infatti, il dermatologo del cantante, Arnold Klein, presso cui Debbie Rowe lavorava come infermiera. Citando fonti «profondamente collegate con la nascita dei bambini», TMZ riferisce che Michael Jackson non fu il vero donatore dello sperma con cui i bambini vennero concepiti, e non furono gli ovuli di Deborah Rowe quelli utilizzati per il concepimento, ma altri di una «madre in affitto» di cui non è mai stata rivelata l'identità. Il sito riporta anche che tutti e tre i figli di Jackson sono stati concepiti in vitro. Fino ad oggi era dato per assodato che Jackson avesse avuto i suoi primi due figli, Prince Michael, 12 anni, e Paris Michael Katherine, 11 anni, da Deborah Rowe, l'infermiera-dermatologa sposata nel 1996 e dalla quale si era separato nel 1999. Il cantante aveva successivamente ottenuto la custodia legale dei bambini. Nel 2002 era poi nato Prince Michael II, 7 anni, soprannominato Blanket. Jackson aveva reso noto di avere preso una «madre in affitto» alla quale aveva dato il suo sperma per farlo nascere. Ora pare che anche questa versione non corrisponda più a verità. Secondo TMZ, tre giorni dopo la sua nascita (al Grossmont Hospital nella Contea di San Diego, in California), un avvocato di Jackson si presentò in ospedale e prelevò il bambino, per poi consegnarlo a Michael. Non è da escludere che queste «rivelazioni» possano essere messe in connessione alla battaglia per l'eredità. Tutto gira intorno all'enorme mole di denaro che gravita e graviterà attorno all'icona del pop statunitense. Il 31 marzo 2007 il re del pop aveva dichiarato un patrimonio di 236 milioni di dollari. Documenti che offrono uno dei più chiari resoconti sullo stato dell'impero finanziario di Jackson, che sarà con ottime probabilità al centro di una battaglia legale fra gli eredi della pop star e i suoi creditori. Il patrimonio di Jackson ammontava a 567,6 milioni di dollari, inclusi il valore del ranch «Neverland» e la sua quota del catalogo della Sony/ATV Music Publishing, che comprende i diritti sulle canzoni dei Beatles. Il rapporto, lungo cinque pagine, rivela che Jackson aveva debiti per 331 milioni, lasciando così un patrimonio netto di oltre 236 milioni di dollari. Dubbi e misteri anche sul testamento della star. Secondo le ultime indiscrezioni, la versione più recente delle ultime volontà di Jackson sarebbe un documento datato 2002. In base a quel documento, Jackson lascia il suo patrimonio a mamma Katherine, ai tre figli e a una più associazioni benefiche. Ma non è finita qui. Vi sarebbe in circolazione «almeno» un'altra versione delle ultime volontà di Jackson, mentre i genitori del cantante avrebbero già presentato una denuncia in tribunale per dichiarare che il figlio è morto senza lasciare loro alcun testamento. Una copia del documento è certamente in possesso di un ex legale del cantante, John Branca. Anzi, sarebbe stato lui stesso a redigere l'originale firmato da Jackson nel 2002, nel quale si nominano esecutori testamentari lo stesso John Branca e uno dei manager musicali di Jackson, John McClain, molto amico del cantante. Branca era stato l'avvocato di Jackson per oltre vent'anni, dal 1980 al 2006. Ma lo aveva lasciato tre anni fa, per poi essere assunto di nuovo da Jackson una settimana prima della sua morte. L'unico dato certo, per ora, sarebbe l'affidamento temporaneo dei bambini a nonna Katherine. Il nonno, Joseph, ha dichiarato che quella di Los Angeles è la loro casa. Peccato però che lui da almeno dieci anni viva a Las Vegas. Intanto la salma di Michael Jackson sarà portata domani nel ranch di Neverland, dove venerdì i suoi fan potranno portare al cantante il loro ultimo saluto. Domenica vi sarà poi una cerimonia funebre privata aperta agli stretti familiari.