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Ferro Tiziano, uno che canta dopo lunga ruminazione

Tiziano Ferro all'Olimpico

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C'è un cantante di sentimento cristiano che spopola tra i ragazzini. E non solo. Di sentimento cristiano e cioè di sentimento italiano popolare, perché le sue canzoni parlano di perdono e di ripresa sempre. Di stupore e di dono. C'è un cantante pop, di sentimento cristiano e di grande talento musicale e testuale che sta facendo cantare l'Italia e l'America Latina e che si sente ovunque. Con le sue ballate sincopate o con veri e propri giochi e speciali artifici tra musica e testo ha ridato dignità al pop italiano, infrangendo le barriere tra cantautorato colto e impegnato e musica per tutti, senza accodarsi in difficili per quanto meravigliose, irripetibili vascorossiane vie al rock italiano, e senza scopiazzare mettendo in bella copia le genialità di blues o rock altrui, come fanno Ligabue o Zucchero. Ammalia controbattendo con la voce sul ritmo profondo del cuore, del sesso, del passo, proposto con grande sapienza nelle sue canzoni. Trattiene e poi spinge. E ogni tanto si lascia andare. Scrive testi o li canta come dopo una lunga ruminazione. Dopo che hanno preso le tinte del cuore e della vita. I testi hanno trovate, e una ricchezza di senso che preme sotto slittamenti e metafore. Una densità che non è mai oziosa, ma vitale. Ha recuperato icone pop come la Carrà e sente il futuro nei brividi dei nostri figli. "La notizia sono io"- come dice in una sua canzone, poiché notizia è l'anagramma del suo nome. Sì, la notizia musicale culturale è lui. Si chiama Tiziano, e di cognome Ferro.

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