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"Nessun segno d'infarto"

I fan ricordano Michael Jackson

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{{IMG_SX}}L'autopsia effettuata sul corpo di Michael Jackson non ha evidenziato nessun segno di trauma, nè lascia pensare che la morte sia stata procurata con dolo. Lo ha riferito Craig Harvey, portavoce dell'ufficio del medico legale che indaga sulla morte del cantante, aggiungendo che saranno necessari altri esami per determinare con esattezza le cause del decesso. «Il medico legale ha ordinato il test tossicologici, polmonari e neuropatologici» ha dichiarato Harvey, spiegando che per i risultati potrebbero essere necessarie dalle quattro alle sei settimane. Il portavoce dello staff medico ha inoltre confermato la notizia secondo cui l'artista stesse assumendo dei farmaci, ma si è rifiutato di rivelarne la natura. I medici si dicono comunque ottimisti circa la possibilità di svelare il mistero di una morte che tiene con il fiato sospeso milioni di persone in tutto il mondo. «Possiamo affermare con certezza che i risultati dei test ci permetteranno di risalire alle cause del decesso». Dall'autopsia sul corpo del cantante però non sarebbero emerse tracce di attacco cardiaco. Lo ha rivelato "Fox News" citando una fonte investigativa. Sul petto sono stati trovati solo lividi compatibili con i tentativi di rianimarlo. Gli investigatori sarebbero quindi portati a ritenere che una combinazione di sostanze abbia indotto il cuore a smettere di battere o i polmoni ad interrompere la respirazione. Secondo la fonte c'è stata una certa sorpresa nel constatare, contrariamente alle aspettative, in che stato sano fosse il re del pop. Sul volto del cantante sono state notate inoltre diverse cicatrici. La polizia di Los Angeles, intanto, ha rintracciato il medico personale di Michael Jackson, identificato come il cardiologo Conrad Robert Murray. L'uomo, che non risulta per il momento indagato, avrebbe già avuto un breve colloquio con le forze dell'ordine, che puntano a un suo più ampio coinvolgimento nelle indagini. Murray, secondo quanto riportato dal Washington Post, era stato assunto circa due settimane fa dagli organizzatori del tour - il cui inizio era previsto per la metà di luglio - per assistere l'artista durante la tappa londinese. La sua conoscenza con Jackson risalirebbe però allo scorso anno, quando il cantante, che allora risiedeva a Las Vegas, fu in cura da lui per un raffreddore.

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