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Shore dirige il "Signore degli Anelli"

Il Signore degli Anelli

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 Ed è rara occasione ascoltare, con Orchestra, Coro e Voci Bianche di S. Cecilia, la musica per la trilogia cinematografica di Peter Jackson, che ha vinto l'Oscar nel 2002 e 2004. I romanzi di Tolkien, la mitica Terra di Mezzo, i pacifici Hobbit, gli Elfi, gli Orchi, il malefico Sauron reso onnipotente dall'Anello, compaiono infatti nella rassegna ceciliana sostenuta da TelecoMusica «Cinema al sinfonico», sulle più celebri colonne sonore filmiche. Ma la Sinfonia che ascolteremo è creazione a parte di Howard Shore rispetto alla musica della trilogia: egli l'ha infatti resa indipendente dalla parte visiva, facendone una costruzione epica unitaria, come i poemi sinfonici di Liszt, Strauss o Sibelius. Divisa in sei movimenti, l'imponente Sinfonia fu data in «prima assoluta» nel 2003 a Wellington in Nuova Zelanda, venendo poi replicata ovunque nel mondo per circa 140 volte. Essa include echi celtici per caratterizzare gli Hobbit, spunti orientali per gli Elfi: utilizza il coro maschile per i Nani ed i tamburi nipponici taiko per gli Orchi, non escludendo dall'Orchestra piatti e catene metalliche, per il loro suono. Ritroveremo l'Antica Foresta, l'Anello che va verso sud, i Cavalieri di Rohan, la laguna proibita, il canto di Gollum, il ritorno del Re. Sarà una nuova magìa, creata dall'emozione dal vivo di Howard Shore: anche se la sua fiducia in un mondo migliore, di vera umana fratellanza, viene proiettata fuori dalla realtà, fuori dal nostro contesto, in un universo ahimè soltanto vagheggiato.

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