Molisani nel mondo più vicini
Interessante e stuzzicante è stata la seconda giornata del Consiglio dei molisani nel mondo. Interessante perchè gli interventi hanno fatto una panoramica molto ampia e dettagliata su quelli che sono gli stati d'animo e soprattutto le posizioni delle Associazioni nei confronti dell'istituzione locale "madre" che è la Regione, interessante perchè molte sono state le proposte tirate fuori e quindi avanzate ed esposte per il governo regionale. Ovviamente i rappresentanti delle Associazioni con molta malinconia e un filo di rabbia hanno esortato la Regione e i consiglieri presenti a rafforzare i legami e soprattutto le iniziative perchè i molisani nel mondo non si sentano soli e quindi estranei a quanto accade in Molise e soprattutto a intraprendere progetti comuni finalizzati a riportare in regione in molti casi a far conoscere il Molise alle nuove generazioni, figli o nipoti di emigrati che non conoscono affatto la loro terra d'origine spinti comunque dal desiderio di visitarla. Alfonso Di Bernardo rappresentante degli emigrati negli Stati Uniti ha evidenziato tra l'altro come manchi una comunicazione che tenga uniti tutti i molisani nel mondo e con la Regione, Nicola Di Leo, invece, ha stigmatizzato quanti, dopo trent'anni dalla costituzione delle Associazioni, ancora siano spinti a generare polemiche sulla loro operatività e quindi su quella dell'ente Regione invece di ricostruire su basi più solide il rapporto tra i due Molise. Manzi dell'Argentina ha da parte sua invitato il Consiglio regionale a lavorare per loro perchè «noi non sappiamo cosa fare per renderci utili al meglio», mentre Tobia Gamberale ha spronato i politici locali ad aiutarli affinchè il Molise sia concretamente conosciuto da quei i molisani nel mondo che possono poco frequentare la loro terra d'origine e dai tanti giovani che non conoscono affatto il Molise. Ieri è stato il giorno in cui i giovani rappresentanti dell'Associazione mondiale dei molisani ha presentato un nuovo documento alla classe politica regionale mentre Pietraroia ha suggerito che una delegazione delle Federazioni incontri domani in Consiglio regionale i capigruppo per discutere i tempi e la sostanza del Piano triennale per gli emigrati e i molisani nel mondo fermo a palazzo Moffa.