Tra rovine antiche l'arte di Sidi Larbi Cherkaoui
LorenzoTozzi Come le cicale la danza moderna torna a brillare d'estate a Tivoli tra i ruderi suggestivi e gli squarci magici di Villa Adriana. Dopo l'importante appuntamento dostojevskiano col regista lituano Eimuntas Nekrosius, alle Grandi Terme si riaffaccia la danza con il primo dei quattro spettacoli coreografici promossi da Musica per Roma, una vera e propria antologia tra moderno e contemporaneo all' insegna del nuovo e della ricerca sperimentale. Si incomincia stasera (replica domani) con una prima nazionale firmata dal belga Sidi Larbi Cherkaoui, che torna a Villa Adriana dopo il successo di Mith e Sutra dello scorso anno. A raccontarci la sua originale riflessione sul mondo sarà questa volta Apocrifu, «un viaggio attraverso lo spirito, la fede e le ideologie - dice il coreografo - che pone il relativismo, l'uguaglianza tra le culture, così come i testi apocrifi da sempre emarginati rispetto alle scritture ufficiali, in netta opposizione con ogni forma di verità assoluta». Tre i danzatori in scena, tra cui, oltre allo stesso Cherkaoui il nipponico Yasuyuki Shuto del Balletto di Tokio e l'artista circense francese Dimitri Jourde, che si muovono sulle musiche del complesso còrso A Filetta forte negli Anni Settanta di una certa notorietà. «Attraverso lotte dolorose e comiche assurdità i danzatori si interrogano sulla autorità delle tradizioni scritte», conclude il coreografo. Nel corso delle evoluzioni i tre danzatori leggono anche passi del Talmud ebraico, del Corano musulmano e della Bibbia, quasi a dimostrare la validità dei diversi punti di vista di culture e religioni diverse. Per la danza i prossimi appuntamenti tiburtini prevedono la presenza dell'inglese Russel Maliphant (2-3 luglio), del flamenco Israel Galvan (9-10 luglio) in una rilettura dell'Apocalisse e per chiudere con il celebre Balletto del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo (15-16 luglio) non nel consueto repertorio classico ma in un ghiotto programma firmato William Forsythe a riprova della globalizzazione e dello scambio di tradizioni e culture.