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«Estate ai Caraibi» tra allegria, gag e tante emozioni

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Adesso,con una iniziativa altrettanto lodevole, hanno cominciato a conquistare i mercati estivi, con l'intento, da molti auspicato, di prolungare la stagione. Ecco così oggi un altro film della loro nuova serie, che, nel titolo, ripropone quel termine "estate" che, sottintendendo "vacanze", tanti successi ha ottenuto loro in passato. Sempre - al centro - vari episodi, scioltamente però inseriti l'uno nell'altro. La cornice, già bella in sé, è un'isola caraibica e vi approdano, con contorno di donne persino più belle, i tipi più strani: un bancario meridionale (Carlo Buccirosso) che credendosi affetto da un male incurabile, vuol vivere intensamente i pochi giorni che pensa gli restino; un dentista napoletano (Biagio Izzo) in fuga temporanea dalla moglie con una amante occasionale; l'umile autista (Enrico Brignano) di un faccendiere romano (Maurizio Mattioli) che lo schiavizza; un disc Jockey livornese (Paolo Ruffini) disperato perché la fidanzata l'ha piantato in favore di un collega (Paolo Conticini). A tutti si alterna un emigrante romano che, per sbarcare il lunario, con l'aiuto di un bambinetto di colore che ha adottato, organizza truffe a getto continuo ai turisti. Un personaggio, felicemente interpretato da Gigi Proietti, attorno al quale si dipana una vicenda, pur sempre comica, umanissima e alla fine anche commovente. Gli altri, invece, sempre però con i giusti equilibri, si muovono fra equivoci, ripicche, sorprese, secondo uno schema che vede sempre i buoni vincere e i cattivi andare incontro a punizioni meritate. Con soddisfazione degli spettatori, divertiti ma, al momento di concludere, prendendo atto di un lieto fine in cui tutti, con molta giustizia, raccolgono quanto hanno seminato. Concorrono al successo di una storia così ben congegnata degli interpreti abilmente disegnati, alternando l'allegria ai ripensamenti, la festa all'emozione. Come appunto nell'episodio gentile di Proietti.

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