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Tivoli, a Villa d'Este i segreti del paesaggio del '600 e '700

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Èsolo il primo passo per la realizzazione di un sogno: il sogno della Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Rieti e Viterbo Anna Maria Affanni. Quello di costituire una Galleria Nazionale del Lazio con sede a Roma, all'interno della quale raccogliere tutti i prodotti artistici della regione. Ma torniamo alla esposizione alle porte di Roma, all'interno della quale una rosa di nomi artistici saranno lì a raccontarci le vicissitudini del paesaggio regionale. Le «grandi firme» ci sono e sono svariate. Si va da Salvator Rosa a Pietro da Cortona, da Locatelli a Cozza passando per Gaspard van Wittel, Jean De Momper e Frans van Bloemen. Inizialmente questa trentina di quadri (l'ingresso all'allestimento «Paesaggio laziale tra ideale e reale» è di 10 euro, ridotto 6,75 euro), - come ha tenuto a precisare più e più volte il curatore della mostra Francesco Petrucci - erano considerati dei veri e propri souvenir, commissionati da lord inglesi a caccia di tele e colori da esporre all'interno delle proprie sontuose abitazioni. «Il paesaggio - ha continuato il curatore - era considerato come un ricordo: tra i pezzi più preziosi abbiamo il dipinto di Piero da Cortona, che ha lasciato pochissimi paesaggi». Una ricerca difficile, quella che ha portato a collezionare la mostra, ripercorsa dalla direttrice di Villa d'Este Marina Cogotti: «Il punto di partenza per la ricerca sui paesaggi è la Cappella degli Scrovegni di Giotto. Dopodiché si deve compiere un salto attraverso i secoli che ci fa approdare agli inizi e alla metà dell'Ottocento: sarebbe stato molto più semplice scegliere quest'ultima come epoca da affrontare per l'allestimento ma così non è stato. Di qui l'importanza della nostra mostra». Tanto notevole il lavoro per l'esposizione quanto notevole il luogo in cui i quadri sono esposti: la splendida cornice di Villa d'Este. A ricordare «i numeri» di questa splendida location ieri a Tivoli, in sede di conferenza di presentazione, la Soprintendente Affanni: «Da tempo - ha raccontato - abbiamo avviato una campagna di lavori di restauro e interventi di modernizzazione delle strutture museali, che vengono visitate da 600 mila visitatori l'anno: turisti e no che vogliono vedere il parco più bello d'Italia, come è stato denominato nel 2006. Un parco che rimarrà aperto dai primi di luglio e fino al 12 settembre il venerdì e il sabato fino alla mezzanotte». Info: 0774/335850.

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