Viaggio nell'universo di Samuel Beckett
LorenzoGleijeses, giovane promessa del teatro contemporaneo, premio Ubu nel 2006 per il "Figlio di Gertrude", compone e presenta questo viaggio nell'universo del drammaturgo irlandese, ispirato dall'insieme della sua opera. Beckett è stato uno degli autori più importanti del ventesimo secolo, classificato come innovatore ed esponente del "Teatro dell'Assurdo"; a seguito del premio Nobel del '69, durante il suo ultimo periodo, raggiunse un totale minimalismo nella scrittura. Ha influenzato gran parte della scena culturale: tra tanti, Harold Pinter, Václav Havel e i poeti della Beat Generation. In "L'esausto o il profondo azzurro" la figura dello scrittore è rievocata, non attraverso un suo testo preciso, ma grazie alle immagini, le presenze, le voci, i suoni del suo immaginario. In una stanza, il protagonista fronteggia la propria ombra, personificazione del bagaglio di ricordi e pensieri di ogni essere umano. Lorenzo Gleijeses e Manolo Muoio (nella foto) danno vita ad uno studio fisico dei personaggi di Beckett, sotto la guida della regista inglese Julia Varley, impegnata a realizzare spettacoli con un obiettivo preciso: "Ci sforziamo di fare un teatro che prenda posizione, che lasci una traccia, che influenzi il nostro ambiente e ci dia la forza di affrontare il futuro". In scena fino al 14 giugno.