C'è già un voto palese per lo Strega.
Enon è inciucio. È designazione ufficializzata dall'accordo tra Fondazione Bellonci e Società Dante Alighieri. I suoi lettori possono esprimere una preferenza collettiva. E hanno scelto Tiziano Scarpa, con «Stabat Mater» (Einaudi), tra i dodici romanzi che sperano di entrare in cinquina. E così il Gruppo Mondadori ha avuto un contentino, dopo il ritiro del «vincitore annunciato», Daniele Del Giudice. La Scarpa-nomination apre la settimana «stregata». Mercoledì all'Ara Pacis incontro con candidati e «alloro» collaterale. Quello dello Strega dei Giovani, assegnato da 150 studenti romani. Giovedì, poi, il rito in casa Bellonci, l'attico ai Parioli che è sede della Fondazione. Si votano i cinque finalisti. Ed è struscio degli Amici della Domenica, i 400 cooptati tra cui troviamo un Giuseppe Antonelli, ex dirigente Rai, o una Lorenza Trucchi, già presidente della Quadriennale. Con qual criterio siano stati scelti, resta vago. Come resta pia l'illusione che venga un po' svecchiato il consesso dei giurati (età media, oltre 70 anni). Insomma, ci vorrebbe rotazione. E trasparenza. Per questa Tullio De Mauro ha varato una riformuccia. Basta schede date alle case editrici, gli Amici le consegnino di persona o per posta. Già, magari prima agli editori di riferimento, che poi le rispediscono alla Fondazione. Che male c'è?