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Al via il Festival in attesa del Museo

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Polemiche dimenticate e ormai lontane al punto che l'assessore Umberto Groppi arriva a dare il grande annuncio: dare a Roma un Museo della fotografia. E così l'assessore messo alal cogna perché voleva azzerare la manifestazione si trasforma nel regista di progetto che da tempo i cultori della camera oscura anelano realizzare nella Città eterna. «Agli atti del mio assessorato non è stato sottoposto nessun progetto di Casa della Fotografia - ha speigato Croppi - Sono io che sto ragionando su possibili location da dedicare alla fotografia. A tal proposito, per esempio, il complesso di via dei Cerchi, individuato per fare il grande Museo della città di Roma, potrebbe avere una sezione permanente dedicata alla Fotografia. Questa è una soluzione che mi convince». Marco Delogu, direttore del Festival resta perplesso e con una punta di rammarico ricorda che progetti c'erano ma sono riamsti nel casseto. Eallora via all'ottavaedizioen con la partecipazione di fotografi «mito» come Don McCullin che presenta il suo viaggio ai confini dell'Impero Romano. E ancora la Roma abbrutita raccontata con gli occhi impertinenti e poco lusinghieri del sudafricano Guy Tillim e gli amori giovanili un pò hippy a tratti borderline di Nam Goldin. Il tema di quest'anno sono le declinazioni della Gioia, espresse in un ricco programma di mostre fino al 6 giugno, eventi ed incontri che hanno luogo al Palazzo delle Esposizioni e in un Circuito di gallerie, librerie e spazi informativi della capitale.

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