Festival tra vampiri e sesso in salsa horror
{{IMG_SX}}Tre i film scandalo che hanno esordito a Cannes 2009, a cominciare da «Antichrist», ultimo capolavoro del danese Lars von Trier che rielabora il lutto attraverso scene di sesso esplicito e stregoneria. Mentre il loro bambino muore cadendo accidentalmente da una finestra, marito e moglie (Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg, Palama d'oro per l'interpretazione)) fanno l'amore tra i rami di un'annosa quercia. Ma da quel momento tutto cambierà e i loro sensi di colpa li spingeranno nel viaggio dell'horror e della follia, dove intuiranno che forse la natura umana è demoniaca e la donna dovrà fare i conto con le forze del Male che sembrano dominarla. Tutto avviene in un bosco e nella loro casa di legno in un bosco dove la moglie da studentessa scrisse la tesi sulla caccia alle streghe nel Medioevo. Ancora Eros, religione e violenza, sono gli ingredienti usati dal coreano Park Chan-wook in «Thirst» (Premio della Giuria). L'horror ha per protagonista un prete che dopo una trasfusione di sangue si trasforma in un vampiro infrangendo i 10 comandamenti fino ad uccidere un suo amico su ordine della moglie, diventata sua amante. «Enter the Void» di Gaspar Noè (che scandalizzò già Cannes nel 2002 con «Irreversible» con Monica Bellucci) è un melodramma psichedelico, un viaggio lisergico nella morte, sospeso tra sesso, droghe, atmosfere sfumate, dialoghi lenti, luci stroboscopiche e musica techno. Tutto per raccontare la dolorosa esperienza post-mortem, quando - sembra - entri nel cervello una sostanza chimica, il Dmt, (dimetiltriptamina), che è una droga allucinatoria. Oscar (Nathaniel Brown), è uno spaccaitore che insieme alla sorella Linda (Paz de la Huerta), una lap dancer, vive a Tokyo. La trama si ispira al «Libro tibetano dei Morti», che insegna come accompagnare l'anima del defunto costretta, prima di lasciare il mondo, a vagare con dolore sul suo stesso cadavere e vicino ai suoi suoi cari. Così, Oscar, una volta ucciso da un poliziotto in uno squallido w.c., si rivede morto. rivivendo poi i momenti più importanti della sua vita: a partire da quando con la sorella, con la quale ha un rapporto morboso, sopravvive all'incidente stradale in cui muoiono entrambi i genitori. Din. Dis.