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Il romanzo in classe, l'esperimento più fecondo

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Vorrei riprendere la riflessione di Davide Rondoni su questa pagina lo scorso 10 maggio in merito al delicato rapporto tra scuola, lettori e letteratura per raccontare la mia esperienza. Insegno religione al liceo classico "Pilo Albertelli" e quest'anno ho deciso di far leggere in classe dai miei studenti, ad alta voce, l'ultimo romanzo di Cormac McCarthy «Sunset Limited». Leggere in classe, ad alta voce, un testo, non è facile. A volte trovi ragazzi che, a 18 anni, non hanno mai fatto quest'esperienza e fanno fatica, leggono velocemente smozzicando le parole e incespicando sulla sintassi. Lavoro forse umile ma anche fecondo. Una parola sul testo di McCarthy, forse tra i maggiori scrittori viventi. «Sunset Limited» è un testo duro, scarno, breve ma intenso, che interpella il lettore sulle questioni "ultime": la fede in Dio, in Cristo, la vita dopo la morte, la pietà, il senso della vita, una sorta di "disputa medioevale" tra due personaggi indicati dall'autore col "nome" di Bianco e Nero. Ma la sorpresa più grande è stata la mia, quando ho visto la fecondità di un piccolo espediente come la proposta di una lettura in comune di un testo "buono": si era infatti messo in moto l'entusiasmo dei ragazzi, al punto che è nata insieme l'idea di mettere in scena il romanzo. Il risultato finale si potrà vedere domani e dopodomani al Teatro Lo Spazio (in via Locri 42 dietro San Giovanni) dove debutterà la neonata Compagnia dei Quindici Uomini: tanti i ragazzi che alla fine si sono coinvolti al punto di improvvisarsi attori, tecnici, costumisti, truccatori. Andrea Monda

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