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Romaeuropa di stelle

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PaolaPariset Con 45 appuntamenti di musica-arte-teatro-danza, è stato annunciato il Romaeuropa Festival 2009. «È sempre giovane nei suoi 24 anni», ha detto il Presidente senatore Pieraccini; «È un invito alla contemporaneità della cultura, che sosterremo sempre», ha aggiunto l'assessore comunale Croppi; «Ha aperto le porte all'Europa» (l'assessore regionale Rodano); «Rappresenta la voglia di guardare al nostro tempo», ha concluso il direttore generale Fabrizio Grifasi, che ha raccolto la bandiera quando l'ideatrice Monique Veaute è divenuta vicepresidente. Con le collaborazioni di Accademie, Istituti culturali e Telecom Italia, il Romaeuropa Festival (22 settembre – 2 dicembre) resta un vortice di eventi, in cui ruotano artisti di tutto il mondo, fra atmosfere nuove e stordenti: come i canti dei pastori-bardi dell'Asia Centrale il 24-25 novembre al Palladium. Qui avremo l'anteprima del Festival col teatro giapponese di Mansaku-No-Kai Kyogen Company, mentre l'indomani la celebre Orchestra di Piazza Vittorio presenterà all'Olimpico il suo popolare «Flauto magico» mozartiano. Nella Galleria d'Arte Moderna il 3-25 ottobre verrà esposta l'installazione di Peter Weelz e William Forsythe, e il discusso fiammingo Jan Fabre presenterà al Museo Bilotti il 28 ottobre le foto de «Le temps emprunte», oltre all'aggressivo «Orgy of Tolerance» all'Olimpico. Sarà africano il «Woyzeck» che il regista William Kentridge porterà all'Eliseo il 30 settembre, mentre la musica contemporanea sarà protagonista al Brancaleone coi Sensoralia (Sakamoto il 28 ottobre) e i Santasangre con «Ghiaccio-luce» sul tema dell'energia. Il clou della classica si avrà con Antonio Pappano che eseguirà Britten al Parco Musica con l'Orchestra di S. Cecilia, e con il fantomatico violoncellista Mario Brunello, che il 7-16 ottobre eseguirà Bach, lasciando al pubblico di chiedere i pezzi preferiti. Quanto alla danza, oltre a Raimund Hoghe, collaboratore della Bausch, che eseguirà un Bolero particolarissimo al Vascello, oltre ad Isarael Galván che al Palladium in «Tabula rasa» destrutturerà il flamenco classico, il giapponese Techigawara in collaborazione con «Tersicore» all'Auditorium Conciliazione (2 ottobre) danzerà sul vetro, su frammenti di vetro come i fachiri, grazie a spinte calcolate del corpo. Ma vedremo tanto altro ancora, perché il Romaeuropa Festival è veramente universale.

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