Kledi Kadiu

PaolaPariset Kledi Kadiu, il Romeo dell'est. Va subito detto che il balletto sullo shakespeariano «Romeo e Giulietta», con lui in scena al Teatro Olimpico da domani sera, è stato ribattezzato «Giulietta e Romeo» da Fabrizio Monteverde, il noto coreografo ormai romanizzato che lo ha creato venti anni fa, rimaneggiandolo sino ad ambientarlo oggi in un Meridione in piena ricrescita, nell'immediato dopoguerra. Esso è una produzione del Balletto di Roma diretto da Walter Zappolini, che – dopo le fortunatissime tournées con Raffaele Paganini e Monica Perego, dal 2002 in poi – ce lo ripropone con il ballerino televisivo oriundo albanese Kledi Kadiu, mito del pubblico femminile, trionfatore in «Amici» e in non pochi film, nonchè autore dell'autobiografia per Mondatori «Meglio di una favola la mia vita». È lui che ha assicurato alla tournée del 2008 un travolgente successo, non senza qualche perplessità della critica. «Ma fu proprio Monteverde a volere un Romeo timido e quasi succube – precisa Raffaele Paganini, che ne fu primo interprete – per esaltare una Giulietta volitiva e spavalda, ribelle nei riguardi di una società oppressiva e repressiva per la donna, cui non risparmia crudeltà». Accanto a Kledi la brava Claudia Vecchi di formazione scaligera, in una coreografia veloce, dura, drammatica, e in un allestimento che Monteverde ha previsto sotto le fulgide e spesso irreali luci di Carlo Cerri, nel flusso della immortale musica di Sergei Prokofiev.