Zeffirelli rilancia con «I Pagliacci»
A presentare l'opera è il sindaco Alemanno: «È il fiore all'occhiello di questa stagione e la presenza di Zeffirelli ne è uno dei punti di eccellenza. Vogliamo rilanciare il teatro che deve essere un patrimonio di tutti e faremo lo sforzo di fare scelte condivise. «Ho una lunga storia con l'Opera - racconta Zeffirelli -. Vi approdai nel 1963 con un Falstaff diretto da Giulini e solo negli ultimi anni vi ho fatto 5 titoli tra cui la Tosca del centenario, Don Giovanni e naturalmente questi Pagliacci. Sono malato di Puccini, ma anche i Pagliacci li ho sempre amati. A Roma fui costretto a montarli in 20 giorni con uno sforzo incredibile». Difende poi a spada tratta la lirica: «Una civiltà non può fare a meno della musica. Oggi anche in America si fa difficoltà a trovare sponsor e la defiscalizzazione non basta più. Da noi anche se si è toccato il fondo, non bisogna perdere la fiducia». Aggiunge dettagli Gelmetti: «L'ambientazione di questi Pagliacci non è classica. Leoncavallo è un personaggio singolare: ha viaggiato molto ma era detestato dai contemporanei perché era un alternativo». Nel cast la Papatanasiu (Nedda) e Stuart Neill (Canio).