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Con il coreografo Sieni si danza sui versi del «De rerum natura»

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Trattadal «De rerum natura» di Lucrezio (tradotto da Giorgio Agamben) – il poeta e filosofo romano del I secolo a. C. impregnato di epicureismo, materialismo e senso tragicamente moderno del destino umano - la coreografia di Sieni è incentrata su Venere, simbolo della voluptas che muove l'intero universo. La dèa – la danzatrice Ramona Caia coperta da una maschera – appare bambina tenuta in aria dai ballerini Barachini, Jenna, Molnar e Ninarello, in un'atemporale sospensione percorsa dalla musica di Francesco Giomi e dalla voce narrante di Nada; indi, anziana, esegue una forte danza di terra. Ma il progetto sarà ulteriormente elaborato in trilogia da Virgilio Sieni, sul tema della caduta degli atomi.

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