Perché perdono gli avversari del Cavaliere
puòun partito nascere dall'iniziativa solitaria di un solo uomo... e ottenere una schiacciante vittoria elettorale?». Gli avversari di Berlusconi hanno risposto al "perché" usando la categoria del male inteso come irrazionale: il male accade, l'irrazionale diventa realtà, la morale indica e impone la resistenza al fatto. Ciò che non è giustificato dalla ragione politica viene giudicato dalla ragione morale. Non rimane che concepire Berlusconi come il fascismo in atto, come l'irrazionale divenuto realtà, la cattiva realtà. Paradossalmente questo conduce gli avversari di Berlusconi a delegittimare il reale e quindi a perdere il contatto con esso. Il pensare il fatto berlusconiano come non pensabile induce a pensare il reale come non esistente. È questa la condizione in cui si trova l'opposizione a Berlusconi che è a livello mondiale e non solo italiano e consente di non interpretare il fatto scegliendo a priori di condannarlo. Dalla prefazione a «La svolta del predellino - Storia, segreti e retroscena della nascita del Popolo della Libertà» di Laura Della Pasqua, edizioni Bietti Media