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La principessa diventa nera

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Ma il principe non sarà afroamericano e si scatena la polemica

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.E con «La principessa e la rana», che in Italia sarà il cartone del Natale 2009, manterrà la promessa. Ma una sorpresa il colosso fondato da papà Walt l'ha riservata: Tiana, la protagonista, è una bellezza afroamericana. E negli States scossi da due guerre, la crisi economica e la peste suina, tuttavia non è mancato il tempo (e la voglia) di fare polemiche su questa scelta che, a molti, è apparso un'omaggio al presidente Obama e alla sua famiglia. E le polemiche sono diventate di fuoco quando si è saputo che il principe... sì, non sarà biondo con gli occhi azzurri, ma nemmeno un nero. Come direbbe qualcuno di casa nostra solo un po'... abbronzato. Il film è attualmente in realizzazione e l'uscita negli Stati Uniti è annunciata per il 25 novembre. Da quando sono state diffuse le prime immagini della protagonista di «The princess and the frog» ai media sembra non interessare altro, ma in realtà della storia non si sa molto. Secondo il «Times», il nuovo film animato racconterà la storia di una principessa che si trasforma in rana dopo averne baciata una e che si aggira nei bassifondi della Louisiana alla ricerca di una cura voodoo. Sono state «spulciato» tutte le notizie sulla sceneggiatura e ne è venuto fuori che molte cose sono cambiate repentinamente con l'avvento di Obama alla Casa Bianca anche se, oggettivamente, tutti riconoscono che il progetto Disney di una principessa afroamericana risale a ben prima dell'elezione. L'Olimpo multirazziale delle pricipesse Disney (otto, più o meno), comprende già una cinese (Mulan) e una indiana d'America (Pocahontas). La Disney però ha certamente cambiato la professione della principessa (inizialmente era una cameriera, sarà invece un'aspirante proprietaria di ristorante) e il nome della protagonista (Tiana invece di Maddy, che sembrava tropo simile a «Mammy», nome storicamente riservato alle schiave). Il film è ambientato a New Orleans, città decisamente nera. Come se, ha brontolato qualcuno, a New York o a Los Angeles non ci fossero neri. Ma la vera rivolta si è scatenata quando è emerso che il principe, cioè quello in cui si trasformerà il ranocchio del titolo, non sarà nero. Per il momento ancora nessuno lo ha visto, ma pare proprio che tutt'al più sarà un tipo scuro di carnagione (sarà doppiato dal brasiliano Bruno Campos). Svariati siti internet anti-razzisti si sono scatenati. La «sinfonia» è sempre quella: «Un presidente nero va bene e un principe nero no? Vergogna!». Dalla Disney buttano acqua sul fuoco: «Durante lo sviluppo di ogni film è comune cambiare titoli, nomi dei protagonisti, passaggi della storia - spiegano i realizzatori - il nome Tiana è cambiato insieme al personaggio. È un modello vigoroso per tutti, insegue il sogno americano di avviare una propria attività e lo fa con una forte etica del lavoro».

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