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I tesori di Tivoli

I tesori di Tivoli

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{{IMG_SX}}Il progetto del circuito artistico «a quattro», si svolgerà a Tivoli, di concerto tra il ministero dei Beni Culturali e il Fai (Fondo Ambiente Italiano), con un accordo che verrà siglato il 20 maggio grazie alla collaborazione con il direttore regionale dei Beni Culturali, l'ingegner Marchetti. E non manca, nonostante le repliche risentite del Comune di Tivoli, una «punta di amarezza - questa la definizione del sottosegretario Giro - visto che il Comune di Tivoli è ancora restio all'accordo con il Fai. Noi vorremmo che in quei luoghi non ci fosse un turismo "mordi e fuggi"». Si tratta delle novità emerse ieri, nell'incontro che si è svolto al ministero per i Beni e le Attività Culturali in via del Collegio Romano 27, alla presenza del sottosegretario ai Beni Culturali Giro e della Soprintendente ai Beni Archeologici del Lazio Marina Sapelli Ragni, curatrice della mostra. L'esposizione a Villa Adriana si intitola «Frammenti del passato. Tesori dall'Ager Tiburtinus» e si tratta di ottanta pezzi che verranno esposti per la prima volta, provenienti dal sito archeologico e allestiti presso l'Antiquarium del Canopo fino al 1 novembre (catalogo Electa). Pezzi finora tenuti nascosti all'occhio curioso dei turisti e rinchiusi nei magazzini protetti dal ministero. Un modo come un altro per far sì che riemerga quel Lazium vetus (antico Lazio) «Che in età Repubblicana e tardo Repubblicana - ha detto la Soprintendente Ragni - conobbe il suo periodo di maggior splendore», ricordando come «gran parte della classe dirigente romana abitasse lì nel Tardo Impero, costruendo ville ed edificando palazzi. I magazzini dove sono stati rinvenuti i reperti non sono quei luoghi polverosi che si immaginano ma sono piuttosto un ventre nascosto della nostra cultura. Spiccano nella mostra statue di Ercole legato al culto di Hercules Victor, la più importante divinità venerata a Tivoli, che sono repliche di età imperiale su modelli lisippei». «Virgilio - ha ricordato Giro - parla di Tivoli come di una cittadina dalla grande attività metallurgica. Ma non solo, perché Tivoli era anche la città della terra e dell'acqua, visto che quattro di dodici acquedotti avevano sede là». Infine, turisti in calo nella zona di Villa Adriana: i numeri parlano chiaro. L'accordo con il ministero dei Beni Culturali andrebbe proprio nella direzione del «risanamento». Infatti, dal 2000 a oggi è stato registrato un forte calo nelle presenze. Nel 2000 sono stati 318 mila i visitatori mentre, nel 2008, appena 263 mila. L'anno precedente (2007) erano stati 292 mila. Nel progetto di gestione integrata, spicca soprattutto il Santuario di Ercole Vincitore: «Il Santuario ha avuto una vita lunghissima - ha detto la direttrice Maria Grazia Fiore - Da circa un anno abbiamo implementato i lavori che mirano alla salvaguardia del sito che è stato in parte riconvertito nell'Ottocento a centrale elettrica. Da un lato stiamo lavorando al restauro, dall'altro stiamo intervenendo sull'edificio ottocentesco», ha concluso.

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