La Gainsbourg dà scandalo nel concorso della Croisette
Mentre sarà «Tetro» di Francis Ford Coppola ad aprire la Quinzaine des rèalisateurs. Dopo aver rifiutato il «fuori concorso» offerto dalla kermesse guidata da Jacob e Fremeaux, il regista 70enne ha accettato una sezione parallela per il suo nuovo film, parzialmente autobiografico incentrato sulle rivalità artistiche di una famiglia di immigrati italiani in Argentina. La giornalista irano-americana Roxana Saberi, condannata a Teheran a 8 anni di reclusione per spionaggio, sarà invece - almeno idealmente - a Un certain regard, dove il suo fidanzato, il regista curdo iraniano Bahman Qobadi, presenterà un film la cui sceneggiatura è firmata anche dalla Saberi. Il film si intitola «Nessuno sa nulla dei gatti persiani» e racconta il mondo della musica underground iraniana. Nel ricco concorso della Croisette non mancano i registi pronti a dare scandalo. A cominciare da «Antichrist» di Lars von Trier, con Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe, nei panni di una coppia che consuma un rapporto sessuale di 6 minuti su un'antica quercia, ignari del fatto che il loro bambino muore cadendo da una finestra. Nella coppia, tra senso di colpa e immaginario religioso, scatta l'idea che il mondo sia opera del demonio. Del coreano Park Chan-Wook sbarca «Thirst», storia di un sacerdote diviso tra la fede in Dio e la sua essenza di vampiro. E se la violenza esplode in «The Withe Ribbon» dell'austriaco Haneke, il cinese Lou Ye racconta le vicende di un trio di ragazzi che, dalla provincia, vanno a Pechino per scoprire la libertà sessuale e lasciarsi sopraffare dalle loro stesse pulsioni erotiche.