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Pooh: amici ma dal futuro incerto

I Pooh

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{{IMG_SX}}«Io stesso faccio fatica a sentire la mia voce che annuncia l'addio ai Pooh». È visibilmente commosso Stefano D'Orazio mentre spiega le ragioni che l'hanno spinto a lasciare la band più longeva della musica italiana. «Non ho alcun problema con gli altri tre: semplicemente non ho più l'entusiasmo che negli ultimi 38 mi ha fatto pensare esclusivamente ai Pooh. A 60 anni non mi sento vecchio e voglio dedicarmi a me stesso: girare il mondo con la mia compagna Tiziana, scoprendo che nelle città non ci sono solo palasport e alberghi. Non ho progetti: da ottobre inventerò da zero la mia vita». L'addio definitivo sarà il 28 settembre con l'ultimo concerto a Milano, preceduto da una data per lui ancora più emozionante: nella sua Roma il 19 settembre al Palalottomatica. Prima del canto del cigno, però, c'è un ultimo progetto discografico da vivere uniti: il singolo «Ancora una notte insieme», in radio da ieri, e l'omonima doppia antologia (in uscita l'8 maggio), che mostra il loro mondo più cantautorale. «Sono 30 brani che non canteremo mai più, perché mancherà Stefano». Nemmeno l'affetto dei fan durante il tour, che parte il 24 luglio da Brescia, potrà fargli cambiare idea. Ci hanno provato per più di un anno Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian. Inutilmente. «Non condividiamo la sua scelta, ma l'abbiamo capita - hanno dichiarato gli altri tre - e la rispettiamo. Se andremo avanti, la porta dei Pooh per Stefano sarà sempre aperta». Ripetono a turno lo stesso concetto: «Se andremo avanti». La fuoriuscita di Stefano D'Orazio rischia di essere il sassolino che innesca una frana così grande da travolgere l'intera band. L'incertezza è forte. Secondo Red, «saremmo dei mostri se oggi avessimo già le idee chiare». Dodi promette «una decisione rapida dopo l'ultimo concerto a Milano». E Roby ammette che «adesso è difficile ipotizzare un nuovo percorso a tre».

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