«Otto star per il mio sabato»

Tiberiade Matteis A rispondere all'annoso interrogativo se gli uomini preferiscano le bionde o le brune ci prova anche Pier Francesco Pingitore con il suo nuovo spettacolo televisivo «Bellissima», in onda da stasera su Canale 5 per quattro sabati, con lo schieramento di otto protagoniste come Pamela Prati, Valeria Marini, Justine Mattera, Silvia Burgio, Antonella Mosetti, Angela Melillo, Manila Nazzaro e la new entry di Nina Moric, ancora non sperimentata nel gruppo del Bagaglino. Cosa regala al pubblico quest'anno? «La presenza di otto primedonne, quattro bionde e quattro more, che si sfideranno per essere premiate attraverso il televoto. È un gioco con esibizioni serie di balletti e interventi parlati, inframezzato da parodie che prendono spunto dalla realtà politica e televisiva condotte da Pippo Franco. Non mancheranno incursioni di Mario Zamma, Martufello, Salvatore Marino, Manlio Dovì e per la prima volta ci sarà anche Maurizio Battista». Andrete in onda nonostante la dolorosa circostanza del terremoto in Abruzzo? «È una decisione che spetta a Mediaset. Noi siamo pronti. Tutti partecipiamo al lutto e anche nel nostro piccolo abbiamo organizzato una colletta, ma questo non preclude lo spettacolo. Lo svago è sempre bene accetto. Sappiamo, per esempio, che è in atto una crisi economica, ma gli Italiani non hanno voglia di pensarci 24 ore su 24». Come spiega la risposta sempre favorevole della gente alle sue proposte? «Siamo una garanzia di grande professionalità, grazie a comici dotati e di forte talento, a presenze femminili di fascino e alla totale indipendenza dalla politica e dal potere». La satira trova ancora posto in televisione? «Se la si sa fare sì. È l'attualità a suggerirci i politici da scegliere. Non abbiamo bersagli, ma ironizziamo sui fatti. Ci sono certamente periodi di maggiore risibilità e altri meno ricchi». Baricco propone di evitare il finanziamento pubblico del teatro... «È una polemica che non ho seguito. Noi del Bagaglino non abbiamo mai avuto finanziamenti e abbiamo sempre vissuto. Se i fondi vengono assegnati secondo i meccanismi automatici di legge che hanno prodotto film mai visti e sepolti nei sotterranei, sono contrario a un tipo di assistenza che favorisce così soltanto amici e parenti. Qualora, invece, si incoraggiassero nuove creatività e giovani emergenti, sarei d'accordo». È la prima volta che il suo spettacolo va in onda senza Oreste Lionello, recentemente scomparso. «Si tratta di un perdita di cui non sappiamo capacitarci: è ancora un nervo scoperto».