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Antonella Melilli È un testo assai interessante e particolarmente attuale quello che il CTB-Teatro Stabile di Brescia presenta da oggi al 9 aprile al Teatro Valle.

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Anzianicome la protagonista di questo «La badante», dove spetta alla sensibilità artistica di Ludovica Modugno restituire sulla scena la complessa personalità di una ricca signora gravemente malata, che i figli, troppo presi dai loro impegni per potersi occupare di lei, affidano alle cure di una donna ucraina. Una realtà comune ormai nella quotidianità dei nostri giorni globalizzati, testimoni di ondate migratorie che, come per un ciclo naturale di corsi e ricorsi, sembra avvicendare ai lunghi viaggi della speranza dei nostri connazionali di un tempo, l'approdo sulle nostre coste di genti diverse, spinte a loro volta dal miraggio di una vita migliore. Portando spesso con sè bagagli per noi dimenticati di vitalità e di comprensione umana. Come accade nella storia qui narrata. Dove il carattere autoritario, testardo e generoso della vecchia signora, capace insieme di rabbia e d'ironia, si scontra dapprima con la presenza dell'estranea. Per individuare poi nell'attenzione sincera e disinteressata con cui partecipa alle sue confidenze e ai suoi ricordi, l'unico legame che ancora la tiene in vita. Tanto da farne la sua unica erede, per riconoscenza verso di lei e per vendetta verso l'inettitudine dei figli. A conclusione di un testo che, tra simbolismo e realismo, si addentra con lucidità di poetica riflessione nel corpo vecchio della nostra società e negli inevitabili mutamenti indotti dal contatto con culture diverse.

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