Se l'eroina fantasy ha il dono della killer
Ilgenere fantasy è morto. No, anzi, è in ottima salute. Notizie contradditorie arrivano dalla Fiera del libro dei ragazzi di Bologna che si è da poco concluso. E in effetti gli osservatori (in loco) che avrebbero registrato da parte dei lettori young adults una certa stanchezza per le storie di maghi, streghe e creature fantastiche (causa overdose) sembrerebbero, invece, smentiti dall'entusiasmo con cui è stata accolta la presentazione in anteprima nazionale di «Graceling» (ed. De Agostini) romanzo d'esordio dell'autrice statunitense Kristin Cashore in libreria da due giorni. Il preambolo è necessario perchè la Cashore che in patria ha avuto un successo strepitoso (ora il romanzo sta per uscire contemporaneamente in dodici lingue diverse) non ha dubbi in proposito: «Negli Usa il fantasy va fortissimo. Anzi si può dire che il successo di Twilight sta portando altri nuovi lettori al filone del fantastico-romantico e del mistero». Con l'occasione apprendiamo pure che Oltreoceano «il mercato dei lettori adolescenti è fiorente e in costante aumento». Cosa che non capita da noi dove, sempre a detta degli esperti, l'abbandono alla lettura comincia a verificarsi intorno a quell'età. «Graceling» sembra, invece, confezionato proprio per loro. Avvincente come un romanzo di cappa e spada, evocativo, cattura il lettore nella sua rete fatta di azioni, combattimenti, inseguimenti, intrighi, personaggi caratterizzati, ognuno a modo suo, da Doni speciali. La protagonista Katje, il proprio l'ha scoperto all'età di otto anni. Può uccidere chiunque a mani nude. Un potere tremendo che va controllato. Suo zio, re Rand di Middluns, invece la sfrutta per eliminare i suoi nemici. Raggiunta la maggiore età, la ragazza si mette alla testa di una società segreta con lo scopo di contrastare i piani dello zio e di proteggere i più deboli. Poi incontra un misterioso e affascinante straniero, Po, anch'egli dotato di un Dono straordinario. È (quasi) amore a prima vista. Insieme scopriranno verità inimmaginabili e dovranno sciogliere un intrigo che mette a rischio la sicurezza dei Sette Regni del mondo di Graceling. Katje è un'eroina che sembra Lara Croft in chiave fantasy...qualche problema per i suoi lettori maschi? «Effettivamente quando scrivevo il libro non mi sono resa conto di questa deriva femminista, poi il problema è emerso proprio nei forum dei miei lettori. Devo dire che il secondo romanzo che ora sto scrivendo "Fire" un prequel di Graceling è ancora più al femminile». Il suo è un romanzo fantasy e molto vicino al mondo degli adolescenti a cui è rivolto, molto realistico... «Il fantasy in generale è un mezzo straordinario per raccontare la realtà. I miei personaggi, è vero, oltre a essere magici e dotati di particolari Doni esprimono sentimenti, esigenze, stati d'animo tipiche dell'età adolescenziale come il senso della solitudine» C'è pure la ribellione: Katje non vuole essere trasformata in una macchina da guerra, rifiuta il destino che le stato preconfezionato dagli adulti «All'inizio è come chiusa in un bozzolo, non riesce a uscirne e a spiccare il volo. Poi si muove sempre più autonomamente, comincia a conoscersi meglio e a sapere quello che lei è realmente e quello che ha dentro» È una metafora del diventare adulti? «Direi di si, anche se non si smette mai di crescere» Mi par di capire che ognuno di noi ha un Dono speciale. Qual è il suo? «Non saprei. Molto più banalmente potrei dire che riesco a parcheggiare bene la macchina anche in posti complicati. Ma comunque se potessi sceglier mi piacerebbe il Dono delle lingue. Poter parlare a tutti».