Accusò il Messico di "terrorismo di Stato" Manu Chao sotto inchiesta
Manu Chao è sotto inchiesta in Messico dopo aver definito "terrorismo di Stato" la brutale repressione di una protesta del 2006 a San Salvador Atenco. Il ministero dell'Interno del Paese centroamericano ha avviato un'indagine per verificare se il cantante franco-spagnolo abbia violato l'articolo 33 della Costituzione che proibisce agli stranieri di esprimere giudizi sulla politica nazionale. La dichiarazione incriminata è stata fatta martedì scorso a Guadalajara, dove l'autore di "Clandestino" e "Me gustas tu" era ospite del Festival internazionale del cinema. Manu Chao rischia l'espulsione dal Messico. Nel 2006 in base allo stesso articolo della Costituzione stava per essere espulso l'ex premier spagnolo Josè Maria Aznar, dopo la partecipazione a un comizio a sostegno del presidente Felipe Calderon. Gli scontri del maggio 2006 a San Salvador Atenco, vicino alla capitale, furono scatenati dalla protesta dei venditori di fiori dopo un ordine di sgombero per la costruzione di un nuovo aeroporto voluto dall'allora presidente Vicente Fox. Ci fu una violenta rivolta della popolazione locale contro la polizia, che arrestò 200 persone. In seguito molti civili denunciarono abusi e maltrattamenti da parte degli agenti, comprese 23 donne che dissero di esser state violentate. Due di loro erano spagnole e denunciarono l'aggressione al rientro in patria.