Arriva il quarto capitolo di Fast & Furious
.Completo grigio, occhiali scuri e voce cavernosa, per il sex symbol Vin Diesel, ieri a Roma con Michelle Rodriguez, per presentare «Fast & Furious - Solo parti originali» di Justin Lin. L'action movie (dal 17 aprile distribuito da Universal in 380 sale) è il quarto capitolo della serie adrenalinica sulle corse d'auto, belle donne e passione per il tuning, ovvero quel fenomeno sociale che ha portato i giovani a truccare auto normali per renderle potenti come una Lamborghini Tra bolidi sfreccianti, come la Dodge Charger del '70, una Chevrolet SS Chevelle (sempre del '70), la Buick Gnx dell'87, la Ford Gran Torino del '72 e la Porsche Cayman del 2007, la storia ruota attorno all'alleanza tra il pilota clandestino Dom Toretto (Diesel) e l'agente dell'FBI O'Conner (Paul Walker), uniti per dare la caccia ad un terribile boss della droga. «Questa serie ha avuto il merito di raccontare senza pregiudizi la sottocultura americana del tuning. Ci sono voluti 8 anni perché riapparissi nel sequel - ha spiegato Diesel tornato con la Rodriguez alla saga che li rese famosi con il primo capitolo del 2001 -. Io non giro un film solo per soldi, sono troppo legato ai miei personaggi per vederli umiliati in storie di esplosioni e pugni: il cinema per me è cuore e impegno. Ho fatto solo un cameo nel terzo capitolo, "Fast & Furious Tokio Drift", perché Hollywood mi aveva promesso che avrei potuto produrre il quarto e così è stato. Sono un'icona action, sono cresciuto con i film di Stallone e Schwarzy, ma i miei modelli sono altri: Marlon Brando, "Casablanca" o "Via col vento", anche quelli erano film d'azione». Diesel ha poi raccontato di «essere nato nella generazione dei videogames che sono una grande fonte di ispirazione cinematografica, persino per Spielberg. Questi giochi sono un fenomeno sociale importante: i ragazzi li usano per emozionarsi in situazioni che nella realtà non potrebbero mai vivere, per sentirsi potenti e invincibili. Sarei curioso di sapere come li avrebbero giudicati pensatori del calibro di Socrate o Freud. Io ne sono talmente appassionato che ho realizzato un'azienda (la Tigon Studio) di videogames, generalmente basati su film dove sono protagonista. Nel 2004 ho creato "The Chronicles of Riddick: Escape from Butcher Bay". In contemporanea sta arrivando anche "The Wheelman", nuovo videogame di guida e azione dove sono sempre io il protagonista». E da questo progetto avrebbe dovuto nascere anche un film». Ma ora Diesel è proiettato nel suo nuovo film, dove interpreterà Annibale e non è escluso che il quinto capitolo di «Fast & Furious» possa essere girato a Roma, sulla via Appia «come sfondo, magari di corse a cavallo».