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Villoresi in festival

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Tiberiade Matteis Si inaugura il 3 aprile con lo spettacolo d'architettura visuale «Natività», proiettato sulla facciata di Palazzo Valentini fino al 5 aprile, la seconda edizione di «Divinamente Roma», festival internazionale della spiritualità articolato fino al 13 aprile, diretto da Pamela Villoresi e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune, dall'Associazione Armuser e dall'ETI. Reduce da una versione analoga ambientata a febbraio a New York, l'iniziativa vuole offrire al pubblico capitolino momenti di confronto, conoscenza e meditazione con il contributo di maestri della scena internazionale e di giovani promesse. «Abbiamo scelto gli artisti in base alle proposte su criteri di qualità e di autenticità di riflessione» ha dichiarato l'attrice Pamela Villoresi, che sarà impegnata il 4 aprile ai Musei Capitolini, insieme a Sabina Vannucchi nel dialogo fra Eith Stein ed Etty Hillesum, protagoniste de «La matassa e la rosa» di Giuseppe Manfridi. Il re del klezmer Giora Feidman è accolto il 5 aprile al Conservatorio di Santa Cecilia, mentre il 7 aprile al complesso di S. Michele a Ripa si presenta «Tra le sbarre la luce», evento itinerante in dodici quadri allestito dagli allievi del laboratorio «Scrivere insieme» tenuto da Maricla Boggio, Ugo Chiti, Edoardo Erba e Giuseppe Manfridi. Al Valle il 10 aprile Micha Van Hoecke presenta «Mosaico. Frammenti di ricerca e perdizione» con Pamela Villoresi, Santa Maria in Trastevere ospita la celebre «Misa criolla», una delle opere sudamericane più famose al mondo e, infine, l'inedito spazio del Teatro dei Dioscuri, all'interno di S. Andrea al Quirinale, è la sede l'11 aprile de «Il curato e il pagliaccio» di Sandro Gindro. Si chiude il 13 aprile al Museo Explora con la fiaba cosmopolita «Verdementa» di Elisabetta Jancovich, ritmata dalla musica dei Dirotta su Cuba e raccontata dalla voce di Nicola Pecci. «È un campo in cui si ha voglia di esplorare senza conclusioni certe e verità in tasca. Ho scoperto che se oso sono premiata: questo azzardo si è rivelato come un fiore che si apre. Bisogna avere tanta fede nel mondo nel realizzarlo, ma grazie ai finanziamenti pubblici e a una serie incredibile di sinergie abbiamo spalancato la porta di un giardino», ha detto ancora la Villoresi.

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