Biennale, la nostra arte si riprende la ribalta
IlDirettore, lo svedese Daniel Birnbaum, ha scelto il titolo, «Fare Mondi», perché "un'opera d'arte è ben più di un oggetto, è modo di costruire un mondo". Ma vallo a spiegare ai due curatori dell'atteso Padiglione Italia, che tra l'altro passerà da 800 a 1800 mq. Per Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice infatti "conterà l'opera come cosa in sé, come oggetto". La mostra da loro ideata ed intitolata "Collaudi.Omaggio a F. T. Marinetti" presenterà venti artisti per lo più quarantenni che ripenseranno all'eredità del futurismo, «prezzemolo» che sta bene dappertutto. Il Direttore Generale dei Beni culturali per l'architettura e l'arte Francesco Prosperetti ha sottolineato il rilievo finalmente dato al nostro Padiglione. Altre notivà ha annunciato il Presidente della Biennale, Baratta: lo storico Padiglione Italia dei Giardini diventerà il Palazzo delle Esposizioni della Biennale, attivo tutto l'anno; a giugno aprirà, rinnovata, la sede storica, Ca' Giustinian. Confermata la contemporanea presenza del padiglione israeliano e di quello iraniano. Gabriele Simongini