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Sparita la pellicola sull'eccidio comunista

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Loproiettano un pugno di sale, nessuna di quelle d'essai di Circuito cinema. Dispiaciuto Wajda, indignati molti spettatori che si sfogano in Rete. C'è rimasto male anche il ministro Bondi, che l'altra sera ha visto il film, dedicato all'eccidio perpetrato dai comunisti. Una verità a lungo nascosta, perché la colpa di quella strage del 1940 (4.500 ufficiali polacchi giustiziati in Bielorussia) fu addossata ai nazisti. Bondi si è chiesto il perché dell'ostracismo (ideologico, per molti): «Ho preparato una nota in cui invito i distributori affinché prestino più attenzione a film come Katyn». Ieri, a nome di Bondi, Gaetano Blandini, direttore generale per il Cinema del Ministero Beni Culturali, ha scritto a Circuito Cinema: il film di Wajda «a oggi non ha trovato spazio nella programmazione, nonostante il dichiarato impegno a distribuire il film in 10/20 copie e che il distributore ne abbia programmato i trailer con una spesa di 10.000 euro». Blandini sollecita a programmarlo. Commenta Maurizio Gasparri: «Di nuovo la lobby comunista nasconde la verità». Blandini e Bondi offrono l'opportunità di smentirlo. Li. Lom.

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