Mediaset molla Mike e lui vaga in tv
Come il «divorzio» del re dei quiz dalla Rai (praticamente nel Pleistocene) fu un momento storico, così l'addio con la tv commerciale appare oggi come una bomba. Quasi 85 anni, mollato da Mediaset, a Bongiorno un po' saranno anche girate le palle, ma non si è perso d'animo, si è subito rimesso in moto e, il prossimo martedì, sarà ospite a «X Factor», su Raidue (in concorrenza con «Amici», che schiaffo per Mediaset), e poi su Sky con l'amico Fiorello. Altro che terza età: per Bongiorno sembra essere iniziata la terza giovinezza. Il divorzio Mediaset-Bongiorno è apparso burrascoso: l'annuncio lo ha dato lo stesso Mike con un lapidario comunicato nel quale afferma di essere «libero». Dopo le polemiche (in particolare di Maurizio Costanzo) per la sua partecipazione ad uno spot Sky, «mister Quiz», con quella punta di pepe che contraddistingue il suo carattere, ha dichiarato di essere «libero» di svolgere la sua attività televisiva su qualsiasi rete, perché Mediaset non gli ha rinnovato il contratto. «Peggio per voi», avrà detto Mike. Il conduttore nei giorni scorsi è apparso in uno spot su Sky per promuovere lo show di Fiorello. Maurizio Costanzo l'ha attaccato affermando che sembrava «impiparsene degli antichi rapporti». La risposta al peperoncino di Mike è arrivata ieri: «Da molte parti - ha scritto - leggo che "Mike Bongiorno ha tradito Silvio Berlusconi", ma la verità è un'altra. Mediaset prima della fine dell'anno scorso, senza preavviso, non mi ha rinnovato il contratto che mi legava al gruppo fin dalla sua fondazione. Di conseguenza - conclude - ora non avendo legami sono libero di svolgere il mio lavoro con chiunque». Insomma visto che Mike non è più legato a Mediaset è, naturalmente, tornato sul mercato. In vendita al miglior offerente perché, sembra dire Mike, se al Biscione non mi vogliono ce ne sono parecchi altri che mi fanno la corte. La frattura tra Bongiorno e Mediaset non è arrivata come un fulmine a ciel sereno: qualche scintilla tra il Mike nazionale e le tv del Cav c'era già stata negli ultimi tre-quattro anni: l'ultimo programma condotto da Mike, «Il Migliore», ha chiuso i battenti nel 2007. In pratica è più di un anno che Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nato statunitense e naturalizzato italiano, noto per essere un infaticabile lavoratore, è «a bagno» e di certo lui non può essere felice di questo «riposo». Il motivo della separazione si deve probabilmente ricercare nei tempi che cambiano: a Mediaset molti ritengono che Mike sia ancorato ad una televisione del passato, nonostante il modo di fare il piccolo schermo sia cambiato radicalmente, in questi ultimi tempi. Da Mediaset, diplomaticamente, affermano che l'azienda non ha vincolato Mike Bongiorno con un contratto in esclusiva perché senza un progetto preciso sarebbe stato «controproducente» anche per lo stesso conduttore. «Mike Bongiorno - spiegano da Mediaset - è una parte importante della storia della tv italiana. Mediaset, comunque, sta pensando a nuovi progetti adeguati alla professionalità di Mike Bongiorno». Bongiorno ha iniziato a lavorare nel 1946, con programmi radiofonici. Dopo lo storico periodo di «Lascia o raddoppia» e poi di «Rischiatutto», con la Rai, è passato, facendo tremare il panorama televisivo, alla Fininvest nel 1980. Nel novembre 2006, prestato da Mediaset, è stato ospite d'onore su Raiuno di uno degli speciali tv di Viva Radiodue. Intanto il Mike nazionale ha fatto un ulteriore passo verso Sky: sarà ospite della prima o della seconda puntata dello show di Fiorello, al via su Sky Uno il 2 aprile, per il quale ha già fatto da testimonial nel famoso spot con lo showman compagno di tante avventure. Il sodalizio tra Mike e Fiorello risale, più o meno, agli inizi del Millennio, quando Fiorello imitava Bongiorno alla radio. I due si sono poi trovati insieme nel 2005, anno di esordio della campagna pubblicitaria di «Infostrada». Il sodalizio è poi andato avanti anche a suon di filmati pubblicitari e di sketch radiofonici. Appuntamento a martedì, su Raidue, per vedere, ospite di «X Factor» il presentatore famoso per le sue gaffe. Ma la gaffe forse, stavolta, non l'ha fatta lui.