Lui, lei, l'altro ma non è il classico triangolo amoroso perchè l'altro fa perdere la brocca a lei ma alla fine seduce lui
Èla traccia di «La ragione degli amanti» del cileno Pablo Simonetti (Corbaccio editore) bestseller in patria. Una storia d'amore tout court e di travolgente follia, al di là di ogni ragionevolezza (come lo è ogni passione). Sullo sfondo di un Cile in piena campagna elettorale (la sfida è tra il passato rappresentato da Pinochet e il futuro incarnato nel socialista Lagos) una coppia medio-borghese come tante, Manuel e Laura si scontrano in Diego Lira, raffinato e bel tenebroso giornalista on-line. Laura sfodera tutte le sue arti seduttive per farlo suo. Ma Diego ha puntato Manuel. Che, inconsapevolmente, è attratto da lui. E alla fine si ritrovano a letto. Scoppia l'idillio e Manuel, che ha scoperto la sua omosessualità latente, potrebbe camminare tre metri sopra il pavimento canticchiando «I've got you under my skin» come Frank Sinatra. Ma c'è la moglie a rompere le uova nel paniere. La donna non accetta il rifiuto di Diego. Intuisce la verità ed è inquieta, aggressiva, invadente (come i terzi incomodi in tali faccende). Per Manuel, egoista e concentrato sulla libido come tutti gli amanti, lei è diventata un peso, un intralcio. Nel gioco delle parti molto raffinato, Pablo Simonetti delinea i suoi personaggi con una profondità psicologica. E il racconto è iperrealista (sembra quasi di conoscerli, per quanto sono veri). «Sì i personaggi sono reali - dice l'autore - anzi sono mie proiezioni. L'ingenuità di Manuel, l'ambizione di Laura, la mancanza d'impegno di Diego si riflettono in me. Però sono figure indipendenti e oggettive». La lettura del suo libro può aiutare le persone che hanno difficoltà ad accettare la propria omosessualità? «L'identità sessuale in Manuel non è un elemento basilare della sua persona; l'averla scoperta non arriva ad annullare tutto il resto. Non credo che le persone si possono incasellare in categorie definite. Anche se il libro non è stato scritto con questo scopo, se può essere terapeutico e servire alla gente per approfondire la conoscenza di sè, sarei comunque molto soddisfatto». Un appunto: la donna è il personaggio negativo. . «Certo, ma poi si riscatta perchè diventa la vittima».