La donna morta tre volte
Unadonna senza identità uccisa tre volte, in tre modi diversi. Svelare il mistero delle tre morti è il compito del commissario Silvia Giorgini che può contare sull'aiuto dell'amica Chiara Bonelli, giornalista televisiva dai poteri paranormali. Le indagini delle due amiche s'intrecciano con la vita di tre donne milanesi, Anna, Amanda e Smeralda molte diverse ma tutte segnate da un segreto e da un ricatto. «Conosco il tuo segreto» è la frase minacciosa dei messaggi anonimi che le ossessionano, "Conosco il tuo segreto" (CairoEditore, pag. 492) è l'ultimo romanzo di Silvana Giacobini, direttore e ideatrice della rivista Diva e donna. Torna Chiara Bonelli? «Sì, torna la giovane giornalista e il suo dono particolare che attraverso un percorso di formazione e crescita, ha imparato ad accettare perché vedere con occhi della mente è un dono magico ma che avvicina ai dolori nascosti degli altri provocando una doppia sofferenza. Però questa super qualità le permette di aiutare, in un'indagine complessa e difficile, il commissario Silvia Giorgini, già protagonista in "Chiudi gli occhi"». Quanta Silvana Giacobini c'è nella giovane giornalista? «Un po', sicuramente. E l'ho scoperto scrivendo l'incipit del precedente romanzo "Chiudi gli occhi", una storia che mi ha molto coinvolto, un sogno rivelatosi poi vero: la scoperta di Livia Colonna della Rovere, sparita dalla documentazione per 200 anni, di cui ho ricostruito la vicenda drammatica. È stato così affascinante quel percorso che mi ha permesso di accettare un dono che io non posseggo». Come mai tanta passione per il romanzo? «Il mio "primissimo" libro, "First lady", mi fu ispirato dall'intervista che feci al Ritz di Parigi alla bellissima top model Claudia Schiffer. Ecco, vedendola camminare "normalmente" dentro la suite, mi venne in mente il personaggio di una ragazza bellissima con una malformazione all'anca. Ne fu tratto anche un film con un cast altissimo che comprendeva anche l'esordiente, giovane e bello, Gabriel Garko». Una bella soddisfazione... «Io metto tanta passione in questo lavoro editoriale...Ho pubblicato due romanzi da cui sono stati tratti film, uno pubblicato a puntate su un quotidiano, un libro di ritratti, questi ultimi due e un libro di poesie. Per fortuna la gioia della creatività supera la fatica dello scrivere. Anche perché, si sa, la prima stesura è galoppante, mentre la seconda visione è lancinante, e non esagero». Suspense, amore, esoterismo, ma sullo sfondo sempre l'attualità? «Si certo, quest'ultimo romanzo è un grido contro la violenza e lo stupro delle donne, ma anche sui bambini che spesso spariscono e che alimentano il commercio pedopornografico se non quello del traffico degli organi. Due argomenti che mi stanno particolarmente a cuore, donne e bambini. Direi che il romanzo comunque pone delle riflessioni importanti che l'attualità ci sollecita». È questo che piace alle lettrici? «La scrittura mi libera tantissimo e mi dà la gioia di evadere ma nello stesso tempo quella di offrire alle lettrici una consolazione dalla vita quotidiana, un po' di evasione pur restando legate all'attualità. Perciò mi sento un'autrice all'americana». Prima «Chi» ora «Diva e donna», non le piacerebbe dirigere un quotidiano? «No, il mio sogno sarebbe dirigere una rete televisiva. Sono spesso a contatto con la tv come ospite, mi è stato offerto un programma come conduttrice ma poi non è andata in porto...però la televisione mi affascina. Del resto la mia Chiara Bonelli è una giornalista televisiva».