Con Antonello Costa rivive l'avanspettacolo degli anni d'oro

Sitratta di una simpatica parodia del musical anni settanta interpretata e diretta da un brillante Antonello Costa che, nello show canta, balla e interpreta i personaggi del suo repertorio classico, dall'attuale Sergio, re degli esauriti, a don Antonino, classico boss siciliano che Antonello Costa interpreta con l'autentica veridicità di un siciliano doc, a Toni Fasano fissato con gli anni settanta. Lo spettacolo, che gode di un ben assortito corpo di ballo, formato da quattro abili ballerine, conduce lo spettatore in un magico mondo, ricco di comicità e simpatia. Sulla scena, l'attore dona vita a personaggi inventati eppure verosimili riuscendo a creare delle autentiche caricature di soggetti già vissuti; così, l'attore percorre cento sentieri, andando avanti e indietro, prima di disegnare la mappa. Interpreta tanti ruoli per esprimere con ognuno le varie personalità di ciascun individuo. Del resto, Costa prende in esame le ansie e le nevrosi dell'uomo nel tentativo ben riuscito di storicizzare i comportamenti umani. L'attore diventa un profondo conoscitore dell'animo, comprendendo fino in fondo quanto l'uomo rappresenti l'ultimo anello di una catena evolutiva, e quanto sia necessario inserirlo nel suo divenire. Lo show, gode di una fedele e puntuale scenografia di Maurizio Stanco e dei costumi di Giacoma Mellini. "A me gn'occhi please 2", è anche un titolo centrato ed evocativo, in sala tra il pubblico, diversi volti noti del mondo televisivo, dall'attrice Adriana Russo, alla subrette ed interprete di Elisa di Vallombrosa Angela Melillo.