La Storia piace di più quando se ne fa uso politico
Dunque,da cosa ci mette in guardia, prendendo spunto da Federico II? Dall'«uso politico» dei «divi» dell'antichità. «Per accedere alla storia senza cadere nel suo "uso politico" - nota - la prima norma è esaminarla bene in quel che essa ha di differente dai giorni nostri. Ma, se lo facessimo, nessuno parlerebbe più di Federico II fuori dalle aule universitarie. Il vero Federico II non se lo fila nessuno. Invece, ci sono i presunti ritratti: l'ottagono di Castel del Monte, il Federico secondo Riccardo Muti, quello snobbato dai tedeschi perché troppo mediterraneo, quello dimenticato dalla Germania ufficiale d'oggi perché qualche nazista nonostante tutto lo amava, quello che non piace alla Lega Nord...». E però Federico, e gli altri - Cesare, Napoleone - sono ancora miti, oggi. Ne deduce Cardini: «La storia è in crisi, ma qua e là, e di quando in quando, pare proprio che si continui ad averne bisogno».