Quella città unica e luminosa
Edentro la Sicilia un'isoletta a parte è Catania, città simbolo di un'indipendenza mentale e filosofica che dura da qualche secolo. L'Etna è come un faro che orienta i catanesi sull'isola e nel mondo e il nuovo romanzo, dai sapori fragrantemente autobiografici, di Domenico Trischitta, «Una raggiante Catania», Excelsior 1881 editore, 187 pagine, 13 euro e 50, è il manifesto di questa indipendenza. Nei capitoli di questo libro la vita, le opere e i danni, infantili ma non pochi, di un gruppo di «carusi», di ragazzi, catanesi, tra gli anni Settanta e i Novanta. In primo piano speranze, idee, ragionamenti, quasi tutti sconclusionati, di questi giovani dalla cultura, tutto sommato, raffinata e dalla naturale, istintiva propensione all'anarchia. «Una raggiante Catania» descrive lo spirito di un Sud d'Italia che non accetta di essere il meridione di nessuno, che ha un suo naturale collegamento con la Magna Grecia e con la Mitteleuropa e non sente il bisogno di molto altro. Autobiografia sì, ma non di un'autore bensì di un'intera città. A. A.